"Ztl a orario? Un regalo per i commercianti"

Per i comitati del centro storico, l’idea della maggioranza è "anacronistica", "Inaccettabile", "lontana dalla realtà", "senza senso"

Francesco Pozzi, Guido Nassi ed Anthony Mancini dei Comitati cittadini intervengono nel di

Francesco Pozzi, Guido Nassi ed Anthony Mancini dei Comitati cittadini intervengono nel di

Pisa, 13 dicembre 2019 - «Inaccettabile», "incoerente", "senza senso", "lontana dalla realtà" sono le esclamazioni dei presidenti dei tre principali comitati dei residenti del centro storico alla proposta di Pisa nel Cuore e della maggioranza in consiglio comunale di aprire a fasce la Ztl tutto l’anno e di riaprire i lungarni al traffico d’estate. Il parere di tutti, poi, è che questa misura sia studiata a solo vantaggio dei commercianti che, in effetti, ieri ne auspicavano la realizzazione pieni di entusiasmo. E i residenti?, perché sono contrari? Perché temono, in buona sostanza, che il centro storico sia invaso da auto e da inquinamento e che tutto vada a scapito della qualità della vita di chi, in centro, già fa i conti con la scarsità di servizi che il regime della Ztl dovrebbe invece garantire. Ma questo non avviene, come da anni lamentano i comitati. Santa Maria chiede ormai da molto tempo "una revisione del numero di permessi concessi – spiega Francesco Pozzi, presidente di Santa Maria –: a fronte di circa 600 stalli a Tramontana sono oltre mille i permessi concessi. Ogni giorno, poi, sono almeno 60 gli ingressi temporanei dei clienti degli alberghi". Tre anni fa, con una petizione firmata da centinaia di persone, Santa Maria chiese all’allora sindaco Filippeschi una riduzione del pagamento della Ztl, a fronte dell’assenza di servizi. RImase lettera morta, ma non è detto che, l’eventuale apertura della Ztl non porti Santa Maria a una iniziativa analoga. Per ora, la proposta è bollata come un regalo per le categorie dei commercianti e lontana dai veri bisogni dei cittadini, che piano piano si allontanano spopolando, come è stato negli anni passati, il centro. "Dire che è nel nostro interesse – tuona Pozzi – è profondamente arrogante".

L’idea di aprire Ztl e Lungarni appare inoltre "priva di senso", dice Anthony Mancini, presidente di Mezzogiorno, "perché non fa parte di un piano organico di mobilità sostenibile. Lo stesso piano che da una parte la Giunta propaganda e che dall’altro, invece, disattende. Chi lo ha proposto forse non ha mai messo il naso fuori da Pisa, perché in tutte le città più moderne, la tendenza è quella di una mobilità sostenibile". "L’assenza di parcheggi, poi – prosegue –, porterà all’intasamento del centro per diventare un boomerang. Chi viene da ’fuori le mura’ anziché impazzire per trovare un posto in città, andrà nei centri commerciali, là sì che si trova parcheggio".

Manca una visione, ma nca un piano coerente, è in sintesi il pensiero dei comitati del centro, che comunque apprezzano la disponibilità di Conti ad affrontare il problema della mala-movida. Ma questo non cancella il malcontento per la Ztl. Guido Nassi, della Cittadella, rincara: "Nel momento in cui si parla di città del futuro, aprire Lungarni alle macchine e la Ztl significa fare mille passi indietro".