Stabilimenti balneari quasi pronti tra incognita-meteo, lavori e... alghe

Boom di prenotazioni all’inizio di aprile, poi la frenata anche a causa del clima. Ma gli operatori stanno attrezzando già le spiagge e molti apriranno mercoledì 1 maggio, nonostante i segni delle mareggiate.

Stabilimenti balneari quasi pronti tra incognita-meteo, lavori e... alghe

Stabilimenti balneari quasi pronti tra incognita-meteo, lavori e... alghe

di Enrico Mattia Del Punta

LITORALE

Ancora pochi giorni e la stagione balneare partirà ufficialmente. L’apertura degli stabilimenti del nostro litorale, infatti, è fissata per mercoledì 1° maggio, anche se le temperature - almeno per il momento – non sono ancora affatto propizie per il primo tuffo in mare e i bagni di sole. Ma sui tratti di spiaggia in concessione, i gestori dei bagni stanno lavorando intensamente per preparare l’arrivo dei primi clienti e per completare le prenotazioni di lettini e ombrelloni. "Dal 1° maggio – spiega Gianluca Tiozzo, presidente di Fiba Confesercenti Pisa – il 90% dei stabilimenti sarà operativo. A causa del meteo avverso, non è stato semplice organizzare tutto; per la prima volta ci siamo trovati a montare cabine e attrezzature con la giacca e gli stivali". Un altro ostacolo di quest’anno sembra essere l’abbondante presenza di alghe, ma già si stanno prendendo provvedimenti. "Si è formato – afferma Fabrizio Fontani, presidente del Sindacato Balneari Sib di Confcommercio Pisa – un cordone di alghe lungo la battigia; dal punto di vista igienico-sanitario non ci sono problemi, ma causano semplicemente disagi. Stiamo collaborando con il Comune di Pisa per la loro rimozione".

Per quanto riguarda le prenotazioni, dopo il boom di inizio aprile – con la Pasqua e il weekend successivo, ora si registra una lieve frenata, ma secondo Tiozzo entro la fine di maggio ci si aspetta di tornare ai livelli di prenotazioni del 2023. Tutti attendono con ansia la ripartenza, soprattutto dopo le due mareggiate dell’inverno, a novembre e dicembre, che hanno danneggiato numerosi esercizi commerciali e residenze lungo la costa. Gli interventi urgenti promossi dalla Regione Toscana hanno in parte ristabilito la fiducia tra gli imprenditori.

Tuttavia, restano irrisolti i problemi che da tempo affliggono i gestori dei lidi. Il primo riguarda la sempre più difficile ricerca di bagnini, una figura professionale sempre più rara. "Negli ultimi quattro anni – commenta Tiozzo – abbiamo assistito a una costante diminuzione di persone interessate a svolgere questo mestiere". Un altro problema è rappresentato dalla questione delle concessioni, con la legge Bolkestein che incombe come una spada di Damocle sulla testa dei proprietari degli stabilimenti balneari. "Viviamo – aggiunge Fontani – in uno stato di incertezza costante, che scoraggia qualsiasi forma di investimento". Di conseguenza, si registra una scarsa propensione all’acquisto di nuove attrezzature. "Ci troviamo in una situazione di totale incertezza – conclude Tiozzo di Confesercenti – e l’ombra della Bolkestein ci impedisce anche di investire in nuove attrezzature".