Positiva al Covid in discoteca, uno studente: "Nessuno rispettava le norme"

Joshua, lo studente pisano che per primo ha lanciato l’allarme sui social ai potenziali contagiati dalla 18enne: "Ho fatto il tampone, ora aspetto"

Joshua, lo studente pisano che per primo ha lanciato l’allarme sui social

Joshua, lo studente pisano che per primo ha lanciato l’allarme sui social

Marina di Pietrasanta, 13 agosto 2020 - Un sabato sera tra amici in giro per locali. Poi, la doccia fredda del risveglio e la quarantena forzata alla vigilia di ferragosto. Joshua Michael Devine, giovane studente pisano, ma anche cameriere e pierre, ora residente a Viareggio era entrato in contatto, sabato scorso, con la 18enne di Pisa trovata positiva al Covid-19. La ragazza pisana che è andata a ballare, al Seven Apples prima di conoscere il risultato del tampone, cui si era sottoposta al mattino, di ritorno da una vacanza a Mykonos. è proprio Michael, attraverso un tam tam fatto di ‘ storie’ su instagram, ad aver ingaggiato una vera battaglia per far emergere la verità, dopo le iniziali smentite del locale. 

Cosa è successo al Seven Apples? «Sabato sera mi sono recato al locale con alcuni miei amici. Lì abbiamo incontrato un altro gruppo di cui faceva parte la ragazza, poi risultata positiva al Covid-19. Con lei sono entrato in contatto per un arco di tempo prolungato. La mattina dopo mi è stato riferito della sua positività e mi sono chiuso in casa, chiamando chi di competenza per sapere cosa fare».

Ha già fatto il tampone? Come sta?  «Sì, l’ho fatto ieri. Stamattina avrò i risultati. Sto bene e spero ovviamente di non essere positivo»

Cosa ne pensa del comportamento della ragazza risultata positiva? «La ragazza è stata responsabile in parte, anche se ha mancato nella cosa più importante, perché quella sera sarebbe dovuta rimanere in casa in attesa del risultato del tampone».

Come sta vivendo questa quarantena? È preoccupato? «Cerco di stare tranquillo e di non andare nel panico, rimanendo sereno. Sto rinunciando a tante cose. Sarei andato in barca in Sardegna con i miei amici, invece stiamo passando tutti insieme la quarantena nella settimana più calda dell’estate. Rinuncio al tempo libero, alle serate in discoteca e ai tuffi in mare..»

E la famiglia? «No, non sto passando la quarantena in famiglia, sono lontano dai miei genitori, ma questo non è un problema, non voglio passare da vittima. Ho 22 anni e durante l’anno li vedo poco. Non è quello il problema, ci sono cose più gravi. Io sono in famiglia, rinuncio al tempo libero, alle serate in discoteca o ai tuffi in mare». 

Cosa si sente di dire ai locali e ai ragazzi che in questi giorni stanno affollando la Versilia?  «Vorrei che le discoteche rispettassero le norme ove possibile, come anche negli altri locali pubblici. Vorrei che le persone si prendessero le dovute responsabilità e ehe la gente non faccia finta di nulla. Chi è stato al Seven Apples quella sera si faccia il tampone e si chiuda in casa. Per tutti gli altri, chi si vuol divertire lo faccia responsabilmente, altrimenti a settembre corriamo il rischio di un nuovo lockdown».

Su instagram aveva raccontato la storia, ma il locale ha poi smentito il fatto. Ci spieghi la situazione. «Io avevo realizzato una storia Instagram per informare i miei contatti e i miei amici dell’accaduto. L’indomani ho visto che il locale aveva negato tutto, smentendo ciò che avevo detto. A quel punto, sorpreso della situazione, ho pubblicato il documento che ho ricevuto dall’Asl che attestava che io avessi avuto un contatto con un caso di Covid-19. Fortunatamente la verità in seguito è emersa da parte dell’Asl».  

Cosa pensa del comportamento del locale?  «Che abbia negato l’evidenza è disdicevole. Ci sono persone a rischio e non mi sembra si sia cercato di metterle nelle migliori condizioni. Fossi stato in loro avrei fatto di tutto per contattare ilpiù elevato numero di persone cercando di limitare i danni. Un gestore di locale deve capire che la situazione è reale e pericolosa, tutte le persone che erano al Seven potrebbero essere andate altrove entrando in contatto con altri con il rischio di una reazione a catena».

Nel locale si rispettavano le norme anti-Covid? «L’ho detto anche su instagram e lo ripeto: le norme non vengono rispettate. Non c’è distanziamento, all’interno non si indossano le mascherine. Per questo vorrei invitare tutte le persone che hanno avuto la stessa evidenza diretta a contattare l’Asl».