Pisa celebra Galileo Galilei. Cinque giorni di iniziative nel nome del suo genio

Esperimenti, laboratori, giochi per bambini, incontri, mostre, concerti e performance teatrali nei musei: il ricchissimo programma dal 15 al 20 febbraio.

Pisa torna a rendere omaggio al grande scienziato Galileo Galilei. Per il sesto anno, il 15 febbraio iniziano le Giornate Galileiane: cinque giorni di eventi per celebrare il 460esimo anniversario dalla nascita dello scienziato pisano. Un programma ricco di eventi che si terranno in tutta la città dal pomeriggio di giovedì 15 febbraio alla sera di martedì 20 febbraio. "Voglio ringraziare tutti coloro hanno contribuito a dare vita alle Giornate Galileiane - ha detto l’assessore al turismo Paolo Pesciatini - Istituite nel 2019, hanno visto ogni anno aumentare il numero delle iniziative, assumendo oltre al carattere di divulgazione e trasferimento delle conoscenze, quello di attrazione turistica. Il programma prevede osservazioni astronomcihe, iniziative in logge dei banchi con esperimenti galileiani, attività ludiche per tutti con presenza anche di Lego per attrarre i più giovani, mostre, concerti di musica dell’epoca incentrati sulla figura di Vincenzo Galilei, padre dello scienziato, e molto altro. Vogliamo celebrare Galileo anche per la sua visione unitaria della cultura scientifico-umanistica, messaggio quanto mai attuale, di cui la nostra città, Pisa, che gli ha dato i natali, è ancor oggi massima espressione in virtù della sua Università, dei suoi centri del sapere e di ricerca". L’assessore ha voluto sottolineare la presenza, per la prima volta a Pisa, dei Tableaux Vivants, gruppo di artisti teatrali di Napoli che ricreano dal vivo con i loro corpi, stoffe e drappeggi le opere d’arte. Una performance art in cui si contaminano fondendosi le arti visive, la musica e il teatro. Daranno vita ai quadri di Artemisia Gentileschi. "Il messaggio importante che vogliamo lanciare - continua Pesciatini - è l’unità della cultura: i saperi sono molteplici ma la cultura è una. E Pisa ne è una delle massima espressioni, come dimostra un calendario cosi vasto di eventi. L’ultimo aspetto che voglio sottolineare è l’accessibilita e l’inclusione di tutte le iniziative: abbiamo fatto in modo che la cultura e la conoscenza non avessero barriere".

"Come Unipi salutiamo con gioia questa iniziativa - ha detto Marco Macchia, delegato rapporti con il territorio Università di Pisa - Mi richiamo al concetto di unità della cultura: è un punto di forza che ci ha portati a fare le giornate galileiane. Il sistema museale di ateneo porta cultura sul territorio e lo dimostra la storia della nostra Università, che l’anno scorso ha celebrato i 680 anni di vita. Noi uniamo alla cultura una storia di innovazione e Galilei rappresenta tutto questo. Ed essendo stato ocente di matematica all’Università di Pisa, sentiamo molto la sua eredità". "Abbiamo voluto coinvolgere nche la Soprintendenza di Pisa e il Museo Nazionale di Palazzo Reale spiega il direttore del Museo degli strumenti di Fisica e docente di Fisica dell’Università di Pisa Sergio Giudici - ie perché alcune fonti biografiche di Galileo ci dicono che nel 1610 Galileo incontra il Granduca di Toscana, con molta probabilità proprio a Palazzo Reale, e in particolare nella Torre del Cantone, per mostragli il telecopio e fargli vedere i satelliti di Giove".