Brosio torna a Pisa: "Il giornalismo, la tv e il cammino di fede" / FOTO

Successo sulla piazza di Eliopoli peril primo dei quattro appuntamenti organizzati da 'La Nazione'

Paolo Brosio sul palco insieme ai protagonisti della serata a Eliopoli

Paolo Brosio sul palco insieme ai protagonisti della serata a Eliopoli

Pisa, 8 agosto 2018 - Una partenza decisamente col piede giusto. Il primo dei quattro appuntamenti organizzati da «La Nazione» nel cartellone di «Eliopoli Summer» è stato un successo. Un grande successo. Circa 250 persone hanno affollato l’area degli eventi del Calambrone dove è arrivato Paolo Brosio. Per il popolare giornalista, scrittore e personaggio televisivo è stato un ritorno a casa. In quella città, la nostra, dove è arrivato adolescente, si è laureato, ha mosso i primi passi nel mondo del giornalismo nella radazione di Largo Ciro Menotti del nostro giornale.

Un amarcord ricordato da Paolo nella prima parte del suo intervento. Che è stato come ripercorre le tappe di una vita, la sua, che ha uno spartiacque ben preciso. La data del 2 febbraio 2009 quando l’esistenza di Brosio è cambiata. Sofferenze, delusioni, la perdita del padre, il fallimento del matrimonio. «Ho capito che la vita non era soltanto successi televisivi, share e pubblicità. C’era e c’è qualcosa di più a cui si arriva con la sofferenza come è accaduto a me». In quel freddo giorno di inverno Paolo ha scoperto la fede (con Emilio Fede aveva già avuto a che fare), si è avvicinato a Gesù e alla Madonna come sperato dalla mamma Anna nelle sue preghiere, e ha legato la sua vita a Medjugorie.

E così siamo arrivati nel momento clou della serata che era la presentazione del libro (il settimo della fortunata serie scritta per Piemme Mondadori) dal titolo «Il Papa e Medjugorje». Un libro dove Brosio è tornato a fare il cronista come gli era accaduto negli anni pisani de La Nazione e da inviato delle reti Mediaset. «Ho scovato e pubblicato documenti che testimoniano come servizi e polizia segreta di Tito abbiano ricattato e minacciato i vertici della chiesa bosniaca per screditare il fenomeno delle apparizioni mariane. Medjugorje, invece, è un dono di Dio e ho avuto modo di sottolinearlo anche al Santo Padre il quale, dopo il terribile scherzo de «Le Iene» (un imitatore si era finto Bergoglio), mi ha telefonato davvero. All’inizio non ci credevo ma era lui e mi ha convocato in Vaticano. Ha voluto sapere tutto su Medjugorje dove ha inviato un suo nunzio apostolico e un risultato è già stato ottenuto. A livello religioso Medjugorje ora dipende da un vescovo polacco inviato da Papa Francesco e non più dal vescovo di Mostar che ha rinnegato la veridicità delle apparizione».

Scroscianti gli applausi del pubblico che ha seguito con grande attenzione tutte le fasi del dibattito moderato dal collega de La Nazione Enrico Salvadori. Sul palco anche l’assessore al litorale Paolo Pesciatini. Al termine il caposervizio de La Nazione Pisa Guglielmo Vezzosi ha omaggiato Paolo Brosio con la medaglia commemorativa dei 450 anni del Gioco del ponte realizzata dal nostro giornale e regalata ai lettori lo scorso 30 giugno. Prossimo appuntamento con La Nazione il 22 agosto con lo show-cooking e il dibattito sulla cucina dell’Accademia della Cucina di Pisa. Intervengono il giornalista de La Nazione Paolo Pellegrini e gli chef e proprietari del ristorante Locanda S.Agata di S.Giuliano Terme.