Palatucci salvò 5mila ebrei. La Sant’Anna lo ricorda

Commemorazione nel giardino della scuola d’eccellenza del giusto tra le nazioni. La rettrice Sabina Nuti: "L’ulivo piantato per lui monito per i nostri studenti". .

di Mario Ferrari

PISA

Nel giardino della Scuola Scuola Superiore Sant’Anna, l’Ateneo e la Questura di Pisa hanno commemorato Giovanni Palatucci, questore di Fiume che salvò migliaia di ebrei durante le persecuzioni naziste. Palatucci, dopo aver aderito nel 1943 alla Repubblica Sociale Italiana, ebbe modo di scoprire l’impatto delle leggi razziali e si impegnò a salvare i perseguitati dal regime nazifascista. Nominato reggente della Questura di Fiume, venne scoperto il 13 settembre 1944 e quello stesso giorno arrestato dai tedeschi delle SS, che lo deportarono nel campo di concentramento di Dachau, dove morì il 10 febbraio 1945. Prima di essere arrestato, Giovanni Palatucci aveva contribuito a salvare almeno 5mila persone di religione ebraica dai campi di concentramento. Per queste azioni, lo stato di Israele lo ha inserito nel 1990 tra i "Giusti tra le Nazioni".

La commemorazione si è tenuta nel giardino della Scuola Sant’Anna, davanti all’ulivo piantato in memoria di Giovanni Palatucci nel febbraio del 2021. La cerimonia si è aperta con le parole del questore di Pisa Sebastiano Salvo, che ha evidenziato la qualità di un uomo di rispondere soltanto alla propria coscienza. "Giovanni Palatucci - commenta - rappresenta la forza e il coraggio di non allinearsi, di andare contro ciò che gli veniva imposto per seguire la propria coscienza e il proprio cuore". "L’ulivo che abbiamo piantato in onore di Giovanni Palatucci è al centro della Scuola - Sabina Nuti, rettrice della Scuola Superiore Sant’Anna - in un luogo dove ogni giorno passano decine e decine di ragazze e di ragazzi. È un monito per non dimenticare una delle pagine più tragiche della nostra storia e per riflettere su quanto è stato importante avere avuto figure come Palatucci".

Presente anche l’assessore alla scuola Riccardo Buscemi, che ha portato i saluti dell’Amministrazione Comunale. "Siamo molto sensibili al tema della memoria come dimostrano le tre borse di studio appena finanziate per consentire a degli studenti delle scuole superiori di partecipare ai viaggi della memoria a Dachau". Tra gli ospiti della cerimonia anche Federico Prosperi, rappresentante della Comunità ebraica di Pisa, che ha sottolineato il coraggio del poliziotto. "La memoria funga da monito affinché queste cose non succedano più. Giovanni Palatucci non era un eroe ma una persona normale che, di fronte al bivio della storia, ha avuto il coraggio di difendere le proprie idee e di salvare la vita di molti innocenti". Al termine della cerimonia è stata deposta una corona di fiori ai piedi dell’ulivo e Don Cristiano Minnucci, Cappellano della Polizia di Stato, ha tenuto una breve messa in ricordo della figura di Palatucci.