Nuovo centro sportivo. La Città Ecologica affonda: "Potrebbe servire una nuova variante"

L’associazione: "Abbiamo studiato le carte riscontrando criticità". Ma dalla società nerazzurra traspare serenità e ottimismo. anche perché alcuni processi devono essere ancora conclusi.

Nuovo centro sportivo. La  Città Ecologica affonda: "Potrebbe servire una nuova variante"

Nuovo centro sportivo. La Città Ecologica affonda: "Potrebbe servire una nuova variante"

La Città Ecologica torna a parlare del centro sportivo del Pisa a Gagno, dopo tre richieste agli atti, l’ultima delle quali risalente alla fine di marzo. Secondo quanto emerso dagli uffici comunali mancano ancora alcuni elaborati soggetti a integrazioni. Come noto infatti il Pisa Sporting Club, in particolare, sta attendendo novità sulla relazione, chiesta proprio dal comune, in merito al battente idraulico, con una attesa risposta da parte del Genio Civile. Pertanto "Per quanto riguarda il materiale definitivo compresi gli elaborati grafici si comunica che, in ragione di richieste di modifiche ed integrazioni, l’ufficio è ancora in attesa della consegna di detto materiale". Secondo la Città Ecologica però ci sarebbero diverse criticità allo stato dell’arte. "Abbiamo studiato il materiale - scrive in una nota la città ecologica -, riscontrando sia evidenti criticità sia alcune non conformità alla scheda norma che disciplina dal punto di vista urbanistico l’area. Il tutto dovrebbe a nostro avviso o portare ad una modifica significativa del Piano Attuativo o a una nuova Variante Urbanistica". Da quanto emerge però dagli uffici, anche a causa delle integrazioni e delle risposto che devono arrivare dal Genio Civile, il piano attuativo non è stato ancora approvato. Più passa il tempo, più per questo le tempistiche sono ancora lunghe e potrebbero andare ben oltre la data di giugno. Da quanto invece emerge dalla società nerazzurra, c’è serenità per alcuni processi che devono essere conclusi anche dallo stesso Comune di Pisa e, dal punto di vista progettuale, se le osservazioni saranno quelle preannunciate dagli ambientalisti, traspare grande tranquillità dalla sede di via Cesare Battisti. Nello specifico infatti la Città Ecologica lamenta una difformità nelle aree inserite nella scheda norma e e non inserite nella proposta del piano attuativo. Inoltre "il percorso poderale che partendo da via San Jacopo, inizia con Via Ferruccio Tempesti e prosegue trasversalmente da est a ovest fino a raggiungere Via Pietrasantina viene totalmente eliminato nella proposta di progetto".

Un’altra criticità segnalata dalla Città Ecologica riguarda la foresteria, "per la quale manca l’esclusione dell’utilizzo della stessa per funzioni ricevute per un’utenza diversa da quella sportiva". Mancherebbe, secondo gli ambientalisti, anche l’impegno alla servitù di uso pubblico, e una garanzia del corretto deflusso delle acque meteoriche: "Il Piano attuativo dovrà garantire il corretto deflusso delle acque meteoriche verso un corpo idrico recettore, garantendo al tempo stesso la superficie permeabile così prescritto dalla normativa vigente".

Infine la destinazione di area commerciale, bar e ristorazione è di 561,8 metri nella relazione tecnica, ma eccederebbe i 530 metri quadrati consentiti nella scheda norma variata. Il Pisa però è tranquillo e sta continuando a lavorare settimanalmente con i tecnici comunali, anche se il rischio è di un rinvio almeno per l’autunno per quanto riguarda i permessi a costruire.