Medico no vax sospeso fa ricorso, il giudice dà ragione all’ordine

Aveva fatto ricorso contro la sospensione dell’ordine dei medici. Ma il Tribunale ha dato ragione all’ente imponendo al medico di pagare le spese legali. Succede a Pisa. "Sono meno di 50 i medici sospesi su 5.400 iscritti all’ordine – spiega il presidente Giuseppe Figlini (nella foto) – perché non in regola con la vaccinazione anti-Covid". Due di questi casi sono arrivati in Tribunale perché i protagonisti hanno fatto ricorso in Tribunale contro il provvedimento. In uno è giunta già anche la sentenza sfavorevole al ricorrente, per l’altro si è ancora in attesa.

Inizialmente erano 194 le segnalazioni dell’Asl per le posizioni non in regola. L’ordine ha poi avviato un controllo incrociato per verificare che effettivamente fosse così e che non ci fossero altri problemi.

"Ma tanti colleghi si sono vaccinati fuori regione, alcuni addirittura ell’estero", afferma il dottor Figlini che aveva già fatto un esempio in passato: "Ricordo in particolare che un collega ha effettuato le dosi necessarie negli Stati Uniti" che l’Asl non risultavano. "Gli aggiornamenti non arrivano neppure dalle altre regioni, figuriamoci da altri paesi". Come mai questo difetto di comunicazione? "Ogni Regione ha un metodo diverso, un problema italiano. Alla fine – aggiunge – solo un quarto dei numeri iniziali non era effettivamente vaccinato"

Come funziona l’iter. La sospensione dei professionisti è stata immediata. "Noi ordini non abbiamo potuto che prenderne atto".

Il medico che ha perso il procedimento non solo, dunque, non sarà reintegrato, ma dovrà sostenere anche le spese processuali.

Antonia Casini