Un maratoneta all’età di 93 anni. "Ho tanti altri traguardi da tagliare"

Angelo Squadrone, ex ufficiale dei carabinieri, continua a correre la distanza più lunga dell’atletica leggera: "Mai fatto una dieta e mi alleno anche curando l’orto. Nella mia vita ho corso almeno 500 gare"

Angelo Squadrone, 93 anni

Angelo Squadrone, 93 anni

Pisa, 19 ottobre 2021 - «Sono ciliegini: quest’anno il raccolto è stato ottimo, ne mangerò sicuramente fino a Natale". Sorride chino sui suoi pomodori l’uomo delle cinquecento maratone, 93 anni, una casa in campagna a San Piero a Grado, l’orto, gli alberi da frutto e le scarpe da corsa sempre ai piedi, anche quando c’è da coltivare la terra, fedeli compagne da quasi mezzo secolo.

Si chiama Angelo Squadrone, origini pugliesi, "ma vivo a Pisa dal ‘54 e mi sono trasferito qui nel ‘79", nella vita precedente paracadutista e colonnello dei carabinieri, il decano delle corse su strada e non solo. nella vita precedente paracadutista e colonnello dei carabiniere, il decano delle corse delle corse su strada e non solo.

«La vede quella medaglia? L’ho vinta nel 2015 a Grosseto, titolo europeo per over 85 nei 10mila metri e nei 21 chilometri, ma poi ho replicato anche in Portogallo l’anno dopo, e ancora in Danimarca e in Spagna. Ma quella a cui tengo di più, forse, è questa: campione del mondo a Malaga nel 2018" racconta nel salotto di casa. Praticamente una galleria di trofei, targhe e medaglie conquistate quasi ovunque. Squadrone corre per il Marathon Club di Pisa ma anche con il Club SuperMarathon, praticamente l’élite dei decani della corsa su strada: "Per farne parte occorre aver fatte almeno cento maratone e io sono a 133 riconosciute dalla Fidal, anche se in realtà ne ho fatte molte di più, almeno cinquecento: ho fatto 25 volte la maratona di Roma, ma ho corso anche a Latignano in 15 occasioni. Perché a me basta correre, non sto troppo a guardare chi organizza".

La corsa e le scarpe da ginnastica come unica distrazione dalla famiglia, quattro figli da crescere insieme all’amatissima Anna Laura, scomparsa nel 2015: "Sono tutti laureati e con una bellissima famiglia" sorride fiero. In testa già i prossimi traguardi: "Farò sicuramente la mezza maratona di Livorno e poi quella di Pisa a dicembre. Fermarmi? Non ci penso minimamente: sto solo riflettendo se continuare a fare maratone oppure dedicarmi a distanze leggermente più brevi" sorride.

Non ci sono elisir di lunga vita nel percorso di Squadrone, una vocazione per la corsa scoperta quando ancora indossava la divisa, ma coltivata e approfondita soprattutto dopo, una volta in pensione. O forse sì, un segreto c’è: "Trucchi? Bisogna allenarsi con costanza: io lo faccio almeno tre volte a settimane. E poi con la vita all’aria aperta: lei ha visto l’orto, ma qua vicino ho anche degli olivi e mi occupo personalmente di tutto". Guai parlargli di dieta: "Io mangio tutto ma senza esagerare: non rinuncio nemmeno a un goccio di vino".

Poi indica una foto: "E’ la Basilica di San Piero a Grado: insieme a tanti altri sono impegnato per far rivivere il nostro campanile. Qualche anno fa sembrava tutto fatto e poi non se ne è saputo più nulla: voi mica potete darci una mano?" Nella vita di Angelo Squadrone ci sono ancora tanti traguardi da tagliare.