La Festa Dèi Camminanti. Alla scoperta del territorio

La XIII edizione al via da Vicopisano. "Recuperare il rapporto con l’ambiente"

Torna la Festa Dèi Camminanti di Vicopisano, che quest’anno festeggia la sua tredicesima edizione. La festa inizia ufficialmente oggi, giornata di "introduzione" con diversi appuntamenti, e prosegue domani e domenica con 55 eventi tra cammini, passeggiate, conferenze, concerti, performance artistiche per adulti e bambini, laboratori e incontri diffusi, con ospiti di rilievo. Il suo fulcro è nel Comune di Vicopisano, ma con le escursioni la manifestazione coinvolge un’area ampia, tra Pisa, Pontedera e Lucca con particolare attenzione alle realtà territoriali di Bientina, Buti, Calci e Calcinaia. "La festa nasce dall’associazione Dèi Camminanti - spiega il professor Giovanni Ranieri Fascetti, dell’associazione Ippolito Rosellini - che da anni la cura per avvicinare le persone al territorio e alla natura e far recuperare quella dimensione di rapporto con l’ambiente che la nostra società frenetica ha fatto perdere". L’associazione Ippolito Rosellini partecipa alla festa proponendo un’ascesa al monte Bianco, una delle cime del monte Pisano che si trova tra Lugnano e Uliveto.

"In cima al monte Bianco, in parte devastato da una cava, c’è un importante insediamento dell’età del bronzo - continua Fascetti - La nostra salita a questa vetta servirà per parlare del valore dell’area del monte in epoca antica, ricca di santuari preistorici, romani ed etruschi. Se altri cammini hanno la valenza di far incontrare alle persone la bellezza della natura, i nostri eventi fanno trovare nella natura le tracce delle generazioni passate che hanno vissuto in contatto col monte. Una sacralità della natura che negli anni si è persa in nome di uno sfruttamento dell’ambiente".

Una festa molto importante per tutta Vicopisano perché, come spiega Fascetti "negli anni passati era diventata capitale di un territorio ricco di camminamenti che si estendeva dalla Valdinievole e arrivava fino alla costa livornese, scoprendo cammini legati a una dimensione del passato. Tra campi, colline, corsi d’acqua, fiumi, monti e natura grazie a questa festa si riscopre la bellezza del paesaggio pisano". Il centro del programma sono le escursioni a piedi con esperti e guide ambientali. Le performance artistiche e le attività sono localizzate lungo i numerosi cammini. Le camminate si danno appuntamento o si intrecciano, infatti, in luoghi dove sono previste attività artistiche o ricreative e che creano comunanza e convivialità.

Due i maggiori appuntamenti di incontro conviviale: la merenda al Frantoio, sabato, e la festa finale in Verruca, domenica, con l’incursione teatrale del teatro Contadino Libertario e il finale musicale in compagnia dei Moruga Drum.

Mario Ferrari