L’obiettivo è tornare a 3,4 milioni di presenze

E’ questo il livello raggiunto nel 2018: "Bene dialogo e sinergia con le varie realtà del territorio: porta buoni frutti"

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PISA

A Pisa ha sede l’Associazione delle Fabbricerie, che riunisce i più importanti enti italiani impegnati nella gestione sul territorio delle Cattedrali, dei monumenti e musei annessi. Come affrontano le grandi cattedrali questa emergenza mondiale? "I dati – spiega il presidente dell’Opera della Primaziale, Pierfrancesco Pacini – sono sconfortanti sul piano degli ingressi ai monumentimusei; città d’arte come Roma, Firenze e Venezia per esempio sono praticamente prive di turisti. Costantemente abbiamo un contatto tra gli associati per capire come intervenire in ottica futura ed abbiamo un proficuo e continuo rapporto con la Conferenza Episcopale Italiana e il Ministero dell’Interno (che ricordo sono i soggetti che, per volontà concordataria, sono i nostri "controllori"). Per quanto riguarda iniziative comuni noi siamo in contatto costante con le altre Fabbricerie associate e appena ci saranno dei segnali di ripresa del turismo internazionale le metteremo in campo come sempre abbiamo fatto".

Ma la pandemia dovrà pur finire. Proviamo a immaginare la situazione di qui a un anno: come può reagire tutta la città, in uno sforzo corale, per recuperare terreno e attrattività sul versante turistico, quando l’emergenza sanitaria sarà finita? Su cosa puntare? Quali le priorità? "Sarebbe importante raggiungere nuovamente i numeri del 2018; tenga presente che l’Opera della Primaziale Pisana aveva chiuso l’anno con 3.434.000 visitatori e quindi mi verrebbe da dire che dobbiamo lavorare come abbiamo fatto fino ad oggi e continuare una manutenzione della Piazza del Duomo volta verso un’eccellenza di sempre più alto profilo e una valorizzazione con progetti, come per esempio Anima Mundi o le grandi esposizioni temporanee, che credo siano fortemente gradite ad un visitatore sempre più interessato e motivato a conoscere il mondo dell’arte. Naturalmente un lavoro di sinergia con il territorio è importante e credo che fino ad oggi i rapporti ed i progetti sviluppati con il Comune di Pisa e specialmente con la Fondazione Pisa abbiano permesso di raggiungere traguardi importanti. A mio avviso dobbiamo continuare così senza inventarci cose nuove ma nel solco di una continuità che ha portato ad ottimi risultati in questi ultimi anni".

Guglielmo Vezzosi

Nella foto: il recente restauro nella cupola del Duomo