MICHELE BUFALINO
Cronaca

"Gunther? E’ stato clonato"

Su Netflix il trailer della mini-serie dedicata a Maurizio Mian e al ricchissimo pastore tedesco: le anticipazioni

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di Michele Bufalino

"Cosa pensereste se vi raccontassi la storia di una ricca contessa? Quando morì lasciò tutto al suo cane, Gunther". Comincia così il trailer di Netflix sulla miniserie un quattro puntata ’I milioni di Gunther’, Prodotto dall’americana Nobo Productions e diretto da Aurelien Leturgie, che uscirà in 195 paesi e sarà tradotto in 32 lingue, a partire dal primo di febbraio. "Negli ultimi trent’anni il patrimonio di questo animale domestico – secondo la sinossi di Netflix – si è trasformato in un vasto impero su due continenti che comprende residenze di lusso, un entourage esclusivo e persino un gruppo pop. Ma come sanno bene tutti i cuccioli, vale sempre la pena di scavare più a fondo".

La prima parte del trailer infatti è molto ’spensierata’ e si raccontano le proprietà vantate dal cane Gunther, tra yacht, dipendenti e auto di lusso. Si mostrano anche alcune sequenze relative al passato, quando il "cane più ricco del mondo" fu il presidente onorario del Pisa Calcio tra il 2002 e il 2005. Il racconto poi si incentra su Maurizio Mian, definito "l’uomo che controlla tutto questo, un visionario". A un certo punto compare, un po’ a sorpresa, Fabrizio Corona, che sembra avere parte attivissima nel documentario: "La domanda che ti ho fatto prima di intervistarti – dichiara Corona – è se aveva pagato te per fare questo documentario". Qui l’inquadratura si sposta su Maurizio Mian, il racconto si concentrasulla fantomatica contessa Carlotta Von Liebenstein e vengono alimentati dubbi sulla fondatezza del racconto stesso. "Questo è un argomento complicato, forse non è il momento giusto per parlarne – dichiara Mian, interrompendo l’intervista e concludendo il trailer con un plot twist –. I cani sono stati clonati".

Secondo alcune ricerche portate avanti da La Nazione però, quello della docuserie su Gunther non è il primo soggetto dedicato al cane più ricco del mondo e a Maurizio Mian. Tra la fine degli anni ‘90 e l’inizio del nuovo millennio infatti, venne proposta la redazione di un volume, da parte dello stesso Mian, denominato "la vera storia di Gunther" con una ricerca storica sulle origini della fantomatica conessa, le vicende familiari della stessa e i rapporti col cane, in cui si sarebbe chiarita tutta la storia sul testamento e su come il cane abbia beneficiato di questa fortuna. Il volume però non vide mai la luce, ma dal primo febbraio l’appuntamento è rimandato su Netflix.