Detenuto torna dal permesso premio con un cellulare nascosto

L’apparecchio, completo di sim card, sarebbe stato portato al Don Bosco da un detenuto

Un cellulare ritrovato in carcere

Un cellulare ritrovato in carcere

Pisa, 13 febbraio 2020 - La polizia penitenziaria ha trovato in carcere un piccolo cellulare funzionante. E’ accaduto martedì quando gli agenti hanno controllato un detenuto italiano appena rientrato al Don Bosco di Pisa da "un permesso premio concesso dal magistrato di sorveglianza".

Durante una prima verifica di routine - la ricostruzione - è stato rinvenuto, ben occultato nei vestiti che indossava l’uomo, un cavetto con presa usb. Quindi, sono scattate le perquisizioni: più accurata su di lui e nella sua camera. Ed è allora che è stato scoperto il telefonino. Un’operazione che - commentano dal sindacato autonomo Cnpp di Pisa (coordinamento nazionale di polizia penitenziaria) - ha evitato gravi ripercussioni all’ordine e alla sicurezza interna della struttura". Dirigenti sindacali che si augurano "che i vertici del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria di Roma dotino i reparti di polizia penitenziaria di adeguata strumentazione tecnologica che contrasti questo fenomeno". A livello nazionale, si parla di numeri elevati. "Oltre mille sono stati gli apparecchi sequestrati soltanto nel 2019".

a. c.