ANDREA MARTINO
Cronaca

Calci: si intensifica la lotta del Comune contro i “furbetti” della Tari

In questo modo l’amministrazione punta a contrastare l’aumento delle bollette

L'assessora Marras e il sindaco Ghimenti

L'assessora Marras e il sindaco Ghimenti

Calci (PI), 30 maggio 2025 – Il consiglio comunale di Calci, con voto unanime, ha dato il via libera ad una modifica al regolamento Tari, la tassa sui rifiuti, con la quale si introducono nuovi strumenti di lotta all’evasione nell’ambito di tutte le tipologie di utenze non domestiche. L’obiettivo è avere ulteriori strumenti stringenti per contrastare con determinazione fenomeni odiosi come l'elusione e l'evasione del tributo. E, soprattutto, si tratta di una norma che vuole contribuire ad una maggiore equità fiscale a beneficio di tutti gli utenti i quali, anche con sacrifici, pagano regolarmente la Tari.

Attraverso il contrasto all'evasione, dunque, l’amministrazione calcesana cercherà di attivare un meccanismo positivo che possa generare benefici di sollievo economico per le utenze regolarmente iscritte. E questo è un passaggio fondamentale, perché anche il Comune di Calci è stato costretto a ratificare un aumento delle tariffe Tari del 9,5%, aumenti comuni a tutti i territori di zona, causati da quanto stabilito dagli enti sovraordinati ed in particolare dall’Arera, l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente.

“Nonostante le difficoltà dovute anche al fatto che siamo un piccolo Comune - spiega Valentina Marras, assessora all’ambiente -, cerchiamo di mantenere alta l'attenzione sul servizio e su come viene svolto. Tuttavia, non riusciamo a contenere i costi, cosa che non riesce neppure ai Comuni ben più grandi del nostro, proprio per effetto di dinamiche anche normative che hanno tolto potere effettivo ai Comuni. Motivo per cui diventa sempre più necessario, oltre che doveroso, dare un’ulteriore, deciso impulso al contrasto dell’evasione e dell’elusione del tributo”.

“Purtroppo - commenta il sindaco, Massimiliano Ghimenti -, viste le disposizioni normative attuali per la Tari, le amministrazioni comunali non possono far altro che prendere atto di quanto stabilito e adeguare le tariffe, inevitabilmente al rialzo, senza avere alcun potere reale per ridurre i costi a carico degli utenti. Ed è chiaro che così non è possibile andare avanti. Il quadro normativo attuale impone di caricare sulla tassa dei rifiuti anche i costi per tutti gli investimenti, sul modello di quanto già avvenuto per l'acqua, e tale imposizione fa scattare aumenti sostanziosi per diverse annualità: un vero e proprio salasso per famiglie e imprese”.

“Sono meccanismi che contestiamo fermamente - sottolinea, in conclusione, il primo cittadino - e le normative devono essere necessariamente riviste: che Arera si faccia carico di tutto il pacchetto, dall’emissione delle bollette fino ai crediti di dubbia esigibilità, oppure si torni a dare più potere ai Comuni, affinché possano avere una reale voce in capitolo sia sugli investimenti sia sulle tariffe. Non è pensabile scaricare sui cittadini i costi dei mancati investimenti frutto di scelte poco lungimiranti dei decenni passati. Gli investimenti vanno fatti con risorse pubbliche, non salassando i cittadini”.