"Basta dad, la scuola è in classe" Presidio di docenti e famiglie

Ieri mattina azione di protesta simbolica di fronte alla sede centrale del comprensivo "Fucini"

Presidio ieri di fronte ai cancelli della sede centrale dell’istituto comprensivo Fucini di via Antoni. In strada – dalle 13.30 in poi – gli insegnanti della scuola, insieme ad alcuni bambini e genitori (nella foto CappelloValtriani). Obiettivo: chiedere la riapertura delle scuole in presenza. "Oggi ultimo giorno prima delle vacanze di Pasqua deve essere anche l’ultimo giorno in dad" afferma Carola Pagano, docente che fa parte del coordinamento locale del movimento "Priorità alla scuola" – abbiamo voluto organizzare un’azione di protesta simbolica, qui come in moltissime altre città d’Italia. Le famiglie ci hanno supportato, i bambini hanno partecipato a un laboratorio e realizzato alcuni manifesti". "Il 7 aprile tutti i bambini e i ragazzi, indipendentemente dal colore della regione di residenza, devono poter tornare a scuola in presenza, in sicurezza, in continuità – questo l’appello del movimento – Il diritto allo studio e la socialità devono essere garantiti a tutti minori, che in questa pandemia hanno già pagato un prezzo altissimo. Priorità alla Scuola chiede al Governo che una parte consistente del Recovery Fund sia riservata al rilancio della scuola pubblica. Inoltre, si chiede di garantire un incremento della spesa pubblica annua portandola almeno ai livelli della media europea, pari al 5% del Pil. Il primo urgente provvedimento riguarda la riduzione del numero di alunni per classe, fissando un tetto massimo di 20, abolendo ogni possibilità di accorpamento per le classi successive. Si chiede che i finanziamenti del Recovery Fund siano utilizzati per il potenziamento del personale scolastico, con un piano di assunzioni e stabilizzazione dei docenti precari, adeguamento di spazi ed edifici scolastici, ripristino di vecchi edifici e realizzazione di nuovi".

F.B.