Barbiana: l’esperimento che parla agli insegnanti di oggi

L'ex preside Catia Gonnella della Fondazione Don Milani spiega l'importanza dell'"I Care" e dell'articolo 34 della Costituzione per una scuola inclusiva. Propone più tempo pieno, attività manuali e valutazioni basate sull'impegno degli alunni per migliorare il sistema educativo attuale.

Barbiana: l’esperimento che parla agli insegnanti di oggi

Barbiana: l’esperimento che parla agli insegnanti di oggi

Abbiamo incontrato un’ex preside, ora volontaria della Fondazione Don Milani: Catia Gonnella. Le abbiamo posto delle domande riguardanti l’insegnamento di Don Milani: ci ha aperto gli occhi su alcune cose. Ci ha spiegato il senso dell’"I Care", cioè "io mi interesso", lo slogan scritto sulla porta della classe di Barbiana: ci ha consigliato di usarlo nella nostra vita da alunni, perché significa che l’avarizia non è la strada giusta, mentre risolvere problemi insieme è “politica”, quindi ci dobbiamo interessare agli altri e non dobbiamo pensare solo a noi. Ha sottolineato l’importanza dell’articolo 34 della nostra Costituzione che prevede una scuola aperta a tutti e dove tutti dovrebbero avere il diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi, anche chi non ne ha i mezzi, come diceva Don Milani. Ci ha fatto capire come riuscisse a rendere autonomi i ragazzi grazie all’importanza della parola, indispensabile per difendere i propri diritti. Ma come fare per non perdere tanti alunni, oggi? Introdurre più tempo pieno, dato che la mensa e la palestra invogliano i ragazzi ad andare a scuola; aggiungere anche più attività manuali e laboratori per imparare divertendosi. Bisognerebbe cercare un modo diverso per ’valutare’ la prestazione degli alunni, dando molta attenzione al loro impegno, perché il voto influisce nella loro vita scolastica ed emotiva. Avere più psicologi nelle scuole li. Questi piccoli gesti potrebbero aiutare i ragazzi a vedere la scuola con altri occhi.