REDAZIONE PISA

Accoltella il rivale e scappa: grave trentenne

Soccorso e salvato dal personale dell’ospedale di Navacchio. Il presidente Nannipieri: "Aggressore messo in fuga dalle grida dei pazienti"

La lite, poi il coltello che spunta e affonda nella gamba dell’altro, che ora è ricoverato grave (ma fuori pericolo di vita) in ospedale. E le urla, prima della vittima, poi dei pazienti in attesa del loro turno per le visite, all’esterno dell’ospedale di Navacchio. Sono state proprio le grida a far fuggire il giovane, si pensa somalo, come l’altro che si trascina per cercare aiuto.

E’ mezzogiorno in via Cammeo a Navacchio. E’ qui che comincia il diverbio fra i due trentenni. I motivi sono solo supposti, al momento. Chi ha agito si sarebbe sentito offeso, qualche parola di troppo, pare. Ma la reazione è violenta. Uno tira fuori il coletllo e la lama si conficca nella coscia dell’altro che cerca sdostegno e riparo nella vicina struttura sanitaria. L’aggressore, però, non molla all’inzio. "Ha continuato a tenere in mano il coltello, anche dopo aver varcato il cancello d’ingresso", hanno raccontato i presenti. "Si trovavano fuori, in attesa, per rispettare il distanziamento necessario per prevenire il covid - spiega il presidente della Misericordia di Navacchio Luigi Nannipieri – le persone si sono spaventate e a quel punto hanno urlato". Alla fine, l’altro se ne va.

"Le cure sono state immediate, il ferito perdeva molto sangue - aggiunge Nannipieri - il nostro capo infermiere ha effettuato subito il tamponamento, ma è stata colpita l’arteria femorale".

In via Cammeo arriva anche l’ambulanza della Pubblica assistenza di Cascina e poi i carabinieri che hanno ascolato i testimoni e anche cercato le immagini delle telecamere, sia quelle della struttura che altre. Si indaga da una parte sulle cause, dall’altra si cerca l’uomo armato, anche lui sembra somalo. Gli investigatori non sono ancora riusciti a parlare con il ferito che ha subito un intervento. Secondo quanto ricostruito fino a ora, tutto sarebbe partito da alcune frasi. Alcune parole ritenuite offensive, poi tutto è precipitato fino all’aggressione fisica. Sembra quindi scontato che i due si conoscessero già: potrebbero esserci, dunque, cause più profonde. Uno dei due stava andando a trovare proprio una persona ricoverata nell’ospedale locale. Persona che avrebbe riconosciuto l’accoltellato ma non l’altro.

L’aggredito, dopo aver ricevuto le cure dal personale del posto, è stato trasportato al Dea, il dipartimento di accettazione ed emergenza di Cisanello, dove i medici lo hanno sottoposto a un’operazione per fermare l’emorragia. E’ adesso grave ma stabile.

An. Cas.