In Italia quasi 30 mila errori giudiziari. Lo Stato paga 29 milioni di euro ogni anno

L'ultimo rapporto di Errori Giudiziari, archivio sull'ingiusta detenzione. Ogni anno 988 errori che alla collettività sono costati, dal 1991 a oggi, 869.754.850 euro

Carcere (foto di repertorio)

Carcere (foto di repertorio)

Firenze, 27 aprile 2021 - Quanti sono in Italia gli errori giudiziari? Se lo chiedono da oltre 25 anni Benedetto Lattanzi e Valentino Maimone, autori di Errorigiudiziari.com, il primo preziosissimo archivio sull’ingiusta detenzione. Il rapporto, aggiornato con i dati fino al 31 dicembre 2020 e pubblicato pochi giorni fa, precisa che c’è una differenza fra le vittime di ingiusta detenzione (cioè coloro i quali subiscono una custodia cautelare in carcere o agli arresti domiciliari, salvo poi essere assolte) e chi subisce un errore giudiziario (sono quelle persone che dopo essere state condannate con sentenza definitiva vengono assolte in seguito a un processo di revisione).

Tuttavia, “per avere una prima idea di quanti sono gli errori giudiziari in Italia vale la pena di mettere insieme sia le vittime di ingiusta detenzione sia quelle di errori giudiziari in senso stretto. Ebbene, dal 1991 al 31 dicembre 2020 i casi sono stati 29.659: in media, poco più di 988 l’anno. Il tutto per una spesa complessiva dello Stato gigantesca, tra indennizzi e risarcimenti veri e propri: 869.754.850 euro e spiccioli, per una media appena superiore ai 28 milioni e 990 mila euro l’anno”.

La stragrande maggioranza è rappresentata da chi è finito in custodia cautelare da innocente: “Dal 1992 al 31 dicembre 2020, si sono registrati 29.452 casi: in media, 1.015 innocenti in custodia cautelare ogni anno. Il tutto per una spesa che supera i 794 milioni e 771 mila euro in indennizzi, per una media di poco superiore ai 27.405.915 euro l’anno”. Nel 2020 i casi di ingiusta detenzione sono stati 750, per una spesa complessiva in indennizzi pari a 36.958.648,64 euro. “Rispetto all’anno precedente, si assiste a un netto calo sia nel numero di casi (-250) sia nella spesa”, scrive Errori Giudiziari. Come si spiega questa flessione così evidente? “È molto probabile che molto sia dipeso dal Covid, che ha rallentato pesantemente l’attività giudiziaria a tutti i livelli, dunque presumibilmente anche a quello delle Corti d’Appello incaricate di smaltire le istanze di riparazione per ingiusta detenzione”. Per quanto riguarda invece gli errori giudiziari in senso stretto, il totale è di 207, a partire dal 1991. La spesa in risarcimenti è di 74.983.300,01 euro (pari a una media che sfiora i 2 milioni e 500 mila euro l’anno). Nel solo 2020, da gennaio a dicembre, gli errori giudiziari sono stati in tutto 16: 4 in meno rispetto all’anno precedente.