NICCOLO' CASALSOLI
Sport

Fabo, il rilancio di Luchi. "Obiettivo promozione. Squadra fatta per vincere. Aukstikalnis è una stella»

Il presidente Herons: "Con questo mercato è stato lanciato un segnale chiaro". Sul confermato Barsotti: "Chi arriva secondo non è un perdente. Avanti insieme". E sulle ipotesi di fusione: "Disponibili a sederci a un tavolo con la Pallacanestro".

Il presidente Herons: "Con questo mercato è stato lanciato un segnale chiaro". Sul confermato Barsotti: "Chi arriva secondo non è un perdente. Avanti insieme". E sulle ipotesi di fusione: "Disponibili a sederci a un tavolo con la Pallacanestro".

Il presidente Herons: "Con questo mercato è stato lanciato un segnale chiaro". Sul confermato Barsotti: "Chi arriva secondo non è un perdente. Avanti insieme". E sulle ipotesi di fusione: "Disponibili a sederci a un tavolo con la Pallacanestro".

Presidente Andrea Luchi, la ripartenza dopo lo choc di Cento è avvenuta con un rilancio scandito da un mercato di alto livello.

"Al quinto anno del progetto Herons, dopo cinque finali di cui due vinte e una Coppa Italia, dopo aver sentito i soci e i nostri partner, abbiamo pensato che fosse necessario dare un sengnale importante. Questo non pensando solo agli ultimi tre minuti di Cento. La volontà è stata quella di guardare avanti e di essere ambiziosi come è nel dna degli Herons. Questo mercato può essere definitivo come l’evoluzione naturale del percorso di crescita della società".

Una crescita nell’organico della squadra, ma anche dello staff che orbita intorno.

"Abbiamo fatto una squadra di dieci giocatori veri dopo aver analizzato le ultime due stagioni, lunghe e dispendiose dal punto di vista fisico. Parallelamente è cresciuto anche lo staff che è stato potenziato".

La ciliegina sulla torta del mercato è stato l’ingaggio di Aukstikalnis, per cui avete battuto la concorrenza della Virtus Roma.

"Con la Virtus Roma diciamo che è stato un testa a testa e che abbiamo vinto 4-3 dopo i suppelementari (sorride ndr). Per fare un salto di qualità serviva una punta di diamante: il primo e unico giocatore che mi è venuto in mente è stato Aukstikalnis. Nella trattativa ha pagato la pazienza nell’attendere che lui risolvesse con Roseto. Non gli abbiamo messo pressione, ma allo stesso tempo gli abbiamo fatto capire che lui era la nostra prima scelta".

C’è stato un momento in cui avete pensare di voltare pagina e salutare Federico Barsotti?

"Ho avuto un colloquio con Federico e posso dire che sono molto contento che si vada avanti insieme. Chi arriva secondo per me non è un perdente. Certo, c’è stata frustrazione per non aver tagliato il traguardo quando eri a tre centimetri di distanza, ma un dirigente deve razionalizzare senza essere tifoso".

Tutti vi danno come grande favorita per la promozione in A2 insieme ai cugini de La T Gema. Sente la pressione?

"Adoro la pressione, per me è linfa vitale. Noi non ci nascondiamo. Abbiamo tre obiettivi: Supercoppa, Coppa Italia e campionato. Non scartiamo niente, giochiamo una partita alla volta. Siamo qua per vincere trofei e campionati. Non vogliamo fare un buon piazzamento. La squadra è stata costruita per vincere".

Per alcune settimane si è parlato di una fusione con la Pallacanestro.

"Ci sono stati alcuni contatti e un incontro in Comune. Sin dall’inizio, anche seguendo l’invito del sindaco Del Rosso, ho detto che si può provare a percorrere una strada che porti a un accordo di unione, ma non è semplice come mettere lo zucchero nel caffè. Siamo due entità che hanno una storia e tante persone che lavorano all’interno. Non è una fusione che si può fare così, diciamo, a freddo. Noi siamo disponibili a sederci a un tavolo dove si analizzi tutto punto per punto. L’interesse supremo deve essere quello della pallacanestro a Montecatini. Se da due entità se ne deve fare una, ogni parte deve rinunciare a qualcosa. Se vogliamo provare a creare le condizioni per arrivare a un accordo, ci dobbiamo svestire dagli interessi di parte. Ci sono punti fondamentali su cui occorre una convergenza. Le negoziazioni vanno avanti e arrivano in fondo quando si trova il giusto punto di equilibrio ed esiste soddisfazione reciproca".

È stata l’estate del ritorno a casa di Andrea Niccolai.

"Andrea è un amico, non mi ha sorpreso il suo arrivo alla Pallacanestro Montecatini. Mi ha anche chiamato prima di firmare e non era tenuto a farlo. Siamo tutti professionistici, ha ricevuto una proposta e ha fatto bene ad accettarla. Ricambio le parole di stima che mi ha riservato".

A novembre tornerete al PalaTerme.

"Da zero a dieci sono contento di tornare al PalaTerme... mille. A Lucca ci siamo trovati benissimo, ma casa è casa. Tornare al PalaTerme ci permetterà di consolidare il nostro programma di iniziative da fare quando, appunto, giocheremo appunto in casa".

Primo obiettivo la Supercoppa.

"Andiamo per vincere. Il possibile primo derby in finale? Noi per prima cosa pensiamo a battere la Pielle".

Possiamo dire che il 2026 sarà l’anno della svolta per la Fabo Herons?

"È un anno di svolta perché le aspettative e le ambizioni sono alte. Fare la B Nazionale o la A2 è molto diverso. Sono orgoglioso che tutti noi siamo stati in grado di assorbire le delusioni e di ripartire con ancora più forza di prima".

Niccolò Casalsoli

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