’Capitan’ Gema. Savoldelli ci crede: "Derby che pesa»

Questo articolo presenta un'intervista al capitano della Gema, Nicola Savoldelli, in vista del derby di Montecatini numero 12. Savoldelli parla delle aspettative della gente e della sua squadra, e fornisce le sue chiavi tattiche per affrontare la sfida. Una partita che promette di essere ricca di emozioni.

Savoldelli ci crede: "Derby che pesa"

Savoldelli ci crede: "Derby che pesa"

Non è facile individuare gli uomini simbolo in una partita che vede opposte due squadre nel vero senso della parola, in cui il protagonista principale non è il singolo ma il collettivo. Per Nicola Savoldelli però il derby di Montecatini numero 12 ha un sapore speciale, perché è il primo da capitano della Gema. Con la stracittadina termale il numero 9 dei "leoni" termali ha un rapporto conflittuale: nelle tre occasioni in cui è sceso in campo Gema non ha mai vinto. Ma quale migliore occasione per sfatare questo tabù?

Nicola, ti aspettavi un derby con Gema ed Herons così in alto in classifica?

"Era quasi impossibile pronosticarlo: noi eravamo un’incognita, con otto giocatori nuovi su dieci e un gruppo tutto da costruire, gli Herons avevano costruito solide basi nella seconda parte dello scorso anno ma confermarsi al vertice è sempre difficile, soprattutto in un campionato di livello così alto. Percepisco che questo derby è diverso dagli altri, c’è molta aspettativa ed è giusto così".

E’ un derby diverso anche per te, immaginiamo, visto che è il primo con i gradi di capitano indosso…

"Noi giocatori la viviamo come una partita normale: nella quotidianità ci incontriamo al palazzetto, molti di noi hanno giocato insieme ad alcuni degli attuali giocatori degli Herons. Sono però consapevole che per la gente di Montecatini e per la nostra società questo appuntamento vale tanto, in più io e Di Pizzo siamo rimasti un po’ scottati dall’ultimo derby di campionato e vogliamo rifarci".

Se potessi togliere un giocatore agli Herons, chi toglieresti?

"E’ molto difficile da dire: giocano insieme da due anni, sono affiatati e hanno un sistema nel quale chi entra in sostituzione di un compagno rende alla stessa maniera se non di più. E’ il loro sistema che andrebbe tolto, o limitato: è quello che proveremo a fare domenica".

Quali saranno le possibili chiavi tattiche del match?

"Non dobbiamo pensare a tutto quello che è il contorno e a quelle che sono le aspettative del pubblico su questa partita. La nostra è una squadra che meno pensa e meglio è: dobbiamo concentrarci solo sul basket giocato e dare tutto quello che abbiamo sul parquet. A termine dei quaranta minuti alzeremo la testa e guarderemo il tabellone".

Filippo Palazzoni

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