"Terme, la proprietà compri i beni"

Pd pronto a dare battaglia in consiglio comunale: "I documenti che provano l’immobilismo di questi anni"

Curisti alle Redi, uno degli stabilimenti termali in funzione (Foto Goiorani)

Curisti alle Redi, uno degli stabilimenti termali in funzione (Foto Goiorani)

Montecatini Terme, 13 settembre 2022 - "Le Terme possono essere messe in liquidazione e la proprietà può acquistare i beni maggiormente di pregio". È questa la strategia del Partito Democratico di Montecatini, presentata nei giorni scorsi in Regione e pronta per essere illustrata nel consiglio comunale in programma domani sera. "Leggiamo accuse ai gruppi di minoranza e in particolare a quello del Pd – dice il capogruppo" Helga Bracali - di non essere collaborativi con il sindaco Lun Baroncini sulla situazione delle Terme. Il nostro gruppo non gli imputa i debiti delle Terme, ma denuncia il totale immobilismo e vittimismo di questi anni, accompagnato da un atteggiamento estraneo alle vicende della citta’. Ci vuole un coraggio da leoni dopo aver partecipato con l’attuale vicesindaco Alessandro Sartoni alla giunta della privatizzazione ascolana e del mutuo per il piano Fuksas. Non è affatto difficile trovare le responsabilità dei debiti. Basta andare a vedere chi li ha firmati, di qualunque colore politi egli sia. Non è possibile mettere tutti sullo stesso piano. Chi ha fatto i debiti è responsabile dei debiti. Punto. Il nostro gruppo in questi anni ha collaborato eccome, proponendo e votando atti all’unanimità , senza mai risparmiare i dovuti impulsi alla giunta regionale. Purtroppo però nel momento in cui sindaco e maggioranza sostengono di non avere responsabilità e di essere estranei mettono fuori gioco l’istituzione comunale. In questa vicenda, oggi, il Comune non conta niente".

Bracali chiede "a cosa serva poi parlare delle promesse di Enrico Rossi risalenti al 2015? Soprattutto quando poi si fa la stessa cosa con il ministro Massimo Garavaglia a istanza di fallimento subita e nascosta alla città. Da parte nostra, venerdì scorso abbiamo nuovamente proposto alla Regione una disegno di legge per un intervento sul patrimonio culturale termale, che oggi è patrimonio mondiale dell’umanità. Questo status può e deve per garantire un intervento di salvataggio, che non significa buttare soldi nella società. La società può essere liquidata e il suo patrimonio riacquistato dai soci almeno per quanto riguarda gli immobili più di pregio. Domani sera, in consiglio renderemo noti i documenti che dimostrano l’immobilismo di questi anni".