"Insieme si può", il gruppo nato dall’unione fra Pescia a Sinistra e Pescia in Movimento, interviene per chiedere con forza che l’istituto Anzilotti non venga accorpato a un’altra scuola, o almeno che, se questo non può essere evitato, venga scelta una scuola pesciatina. "Ci siamo di nuovo – si legge in una nota –; il processo di depotenziamento delle istituzioni sociali iniziato da qualche anno sta proseguendo, con un altro baluardo in corso di abbattimento. La concreta possibilità di accorpamento dell’Agrario, storica istituzione scolastica viva, prestigiosa e riconosciuta tale ben oltre i confini regionali, hanno profondamente amareggiato la cittadinanza e alcuni docenti dell’istituto in questione".
"La comunità scolastica si vede privare di un’autonomia dirigenziale e amministrativa solo in base alla cruda e fredda logica dei numeri – continua la lista –; nonostante lo scaricabarile nei confronti dello Stato, solo su un tornaconto puramente numerico cui dirigenti regionali si sono ispirati nel giungere alla decisione, pare ormai irrevocabile dell’accorpamento. In questi giorni è in gioco la sorte di studenti, famiglie e docenti di un istituto che ha fatto ed è la storia di Pescia".
La scuola pesciatina ha un valore importante anche per il suo rapporto privilegiato col mondo del lavoro. "L’Anzilotti forma eccellenti professionisti nel settore agricolo, vitivinicolo, biotecnologico e ambientale, accogliendo alunni da tutta Italia, promuovendo la qualità nel settore olivicolo e florovivaistico, stimolando inoltre la ricerca in ambito di sostenibilità ambientale ed economia circolare. Non possiamo rimanere indifferenti di fronte allo smantellamento dell’ultimo pilastro delle eccellenze, dopo il reparto di neonatologia e ginecologia dell’ospedale SS. Cosma e Damiano, della Curia Vescovile, e prima ancora del Tribunale – si chiude la nota –: istituzioni giuridiche, religiose e sociali che rendono coesa una cittadinanza".