Sconfitta preoccupante. Fabo, serve fare di più

Il ko di Livorno, con un black-out offensivo di oltre dieci minuti, sotto la lente. Barsotti: "Ci siamo disuniti, questo in vista dei playoff non deve accadere".

Sconfitta preoccupante. Fabo, serve fare di più

Sconfitta preoccupante. Fabo, serve fare di più

Quando la Fabo gioca al PalaMacchia di Livorno succede sempre qualcosa, nel bene (raramente), come nel caso della magia di Chiera che valse il successo nel match di ritorno contro la Pielle Livorno dello scorso campionato, o più facilmente nel male, e le tre sconfitte rimediate dagliHerons su quattro apparizioni nel palazzetto di via Allende c’entrano fino a un certo punto. Dopo il pugno rifilato sempre a Chiera da un dirigente della Caffè Toscano durante il match di Supercoppa giocato a settembre, nel sabato di Pasqua un altro episodio poco edificante si è infatti aggiunto all’elenco di avvenimenti spiacevoli a cui Federico Barsotti e i suoi ragazzi sono andati incontro nel catino livornese.

È il secondo quarto della sfida contro la Libertas Livorno quando, durante un’interruzione del gioco, Benites viene colpito all’altezza della gola da un non identificato oggetto piovuto dalle gradinate. Chiera lo raccoglie e lo porta al tavolo dei cronometristi: è una monetina. Sebbene la letteratura sportiva insegni che per oggetti lanciati dagli spalti nella pallacanestro e in altri sport, anche ai massimi livelli, si siano ripetute partite e decisi campionati, il fatto stavolta passa quasi inosservato, anche perché il danno provocato al giocatore è minimo: Benites continuerà a giocare la sua partita e la sconfitta per 74-59 inflitta dalla squadra di coach Andreazza a Natali e soci non è tanto da ricercare in una monetina scagliata da qualche esagitato in tribuna, quanto piuttosto negli zero punti messi a referto da Montecatini (contro i 17 della doppia L) fra l’1/2 dalla lunetta di Dell’Uomo con 2’17“ ancora da giocare nel terzo quarto e la tripla di Giancarli a 1’08“ dalla sirena finale. L’episodio però è ancora una volta indicativo di come il pubblico di Livorno riesca a creare un ambiente tanto unico per chi difende i colori di Pielle o Libertas quanto inaffrontabile per chi ci gioca contro da avversario, soprattutto nei derby toscani.

Un ambiente che nella post-season è verosimile diventi ancora più incandescente e che la Fabo eviterebbe volentieri in futuro. Arrivare secondi in stagione regolare permetterebbe agli Herons di migrare in un tabellone playoff diverso rispetto alle due livornesi ed è il motivo per cui la piazza d’onore per gli Herons varrebbe per certi versi più del primato. Il ko di sabato con annesso ribaltamento della differenza canestri in favore della Libertas complica però terribilmente la missione secondo posto: "Finora contro la Libertas avevamo vinto in casa e in campo neutro a Roma ma sapevamo che giocare a Livorno sarebbe stata tutta un’altra storia – ha confessato coach Barsotti nel post-partita – Abbiamo giocato discretamente per quasi tre quarti, poi purtroppo si è spenta la nostra luce. Nel finale ci siamo anche disuniti e questo non deve accadere: dovremo tenerlo bene a mente in vista dei playoff".

Filippo Palazzoni