Punto nascita, martedì l’incontro con Giani Fiaccolata a Pescia per dire no alla chiusura

Al "Ss Cosma e Damiano" il sopralluogo dei consiglieri regionali Alessandro Capecchi (Fratelli d’Italia) e Luciana Bartolini (Lega)

Si terrà martedì a Firenze l’atteso incontro tra i sindaci della Valdinievole e il presidente della Regione Eugenio Giani: i primi cittadini chiederanno la revoca della chiusura del Punto nascita dell’ospedale di Pescia, che già da ieri non accetta più partorienti nel reparto. Intanto non si ferma la mobilitazione popolare: stanno nascendo diversi comitati e si raccolgono firme in diverse zone della Valdinievole. Per la prossima settimana, precisamente mercoledi alle 21, per sensibilizzare ulteriormente l’opinione pubblica e fare pressione sui vertici della Asl Toscana Centro e sulla regione Toscana, è stata organizzata una fiaccolata di fronte all’ospedale pesciatino per rendere ancora più evidente il disagio e la preoccupazione dei cittadini per la riduzione dei servizi sanitari territoriali. Il concentramento dei partecipanti avverrà proprio di fronte al nosocomio. Il gruppo di maggioranza al consiglio comunale di Pescia ha annunciato di aver oltrepassato quota mille nella petizione lanciata giorni fa e ricorda a chi vuole firmare che può recarsi ogni mattina dalle 10 alle 12,30 presso la sede di Pescia Cambia in Borgo della Vittoria 30. Per informazioni 3296509650.

Da registrare anche il sopralluogo all’ospedale SS. Cosma e Damiano di Pescia dei consiglieri regionali Alessandro Capecchi (Fdi) e Luciana Bartolini (Lega), che hanno incontrato la direttrice sanitaria Lucilla Di Renzo, il capo dipartimento di ginecologia e ostetricia Alberto Mattei, il responsabile dell’Area infermieristica Fabio Pronti, e la referente del presidio di Pescia Giuditta Niccolai. "Sono emerse importanti novità relativamente al caso del punto nascite, del quale è stata annunciata la sospensione dell’attività", si legge in un comunicato. "L’Asl - prosegue la nota – ha 180 giorni per risolvere la situazione del punto nascite di Pescia, prima dell’intervento degli ispettori ministeriali. Il capo dipartimento Mattei ci ha riferito che a fine maggio verrà pubblicato il bando per reperire professionisti ed a luglio si terranno le prove del concorso -annuncia il Consigliere Alessandro Capecchi- Verrà creato un bando unico per il punto nascite di Pistoia e Pescia, i medici vincitori del bando verranno poi spalmati sui due presidi sanitari così da garantire la continuità del servizio. Il punto nascite può, infatti, funzionare soltanto con un adeguato livello di personale. L’Asl deve fare in modo di rendere attrattivo il punto nascite di Pescia mettendolo insieme a Pistoia ma, soprattutto, deve assicurare la sicurezza per i bambini, mamme e operatori sanitari. Il numero dei parti deve essere sempre proporzionale alla sicurezza -sottolinea Capecchi- Esprimiamo ferma contrarietà allo smantellamento progressivo dell’ospedale di Pescia, la sanità toscana deve ripartire dai territori, dagli ospedali periferici". "La questione riguardante il mantenimento del Punto nascite a Pescia -afferma il consigliere Luciana Bartolini- è molto importante e l’incontro odierno con i responsabili della struttura ospedaliera, che ringraziamo per l’ospitalità e la chiarezza delle informazioni, è sicuramente servito per dissipare alcuni dubbi. Alla base -prosegue il Consigliere- vi è, purtroppo, ma questa non è una novità per i nosocomi toscani, una carenza di personale medico che si cercherà di ovviare con un bando a fine mese riguardante anche l’ospedale di Pistoia. Sembra ci sia la volontà di salvaguardare, in loco, la pre e post assistenza delle partorienti, anche se è fortemente auspicabile che da Roma possa arrivare il via libera che stoppi la chiusura del reparto. Da parte nostra -conclude Luciana Bartolini- continueremo a monitorare l’evolversi della delicata questione, ricordando che il senatore Vescovi ha presentato, sul tema, una specifica interrogazione al Ministro Speranza".