
Polli punta tutto sulla sostenibilità e giovedì 5 a Milano, presenterà il suo primo "bilancio di sostenibilità". Per l’occasione la storica azienda ha organizzato una tavola rotonda che si terrà alla Cascina Cuccagna, a cui saranno presenti come relatori anche il climatologo Luca Mercalli, l’onorevole Elena Bonetti e il presidente della Ponti Spa Giacomo Ponti, che introdurrà le tematiche di sostenibilità economica e governance. Nel frattempo la direttrice del settore corporate strategy e development Manuela Polli ci anticipa in esclusiva la visione e il futuro dell’azienda.
Dottoressa Polli, la sua azienda presenta il suo primo bilancio di sostenibilità, lo si può considerare un traguardo?
"Assolutamente sì, anche perché abbiamo deciso di redigere in maniera volontaria visto che non c’è ancora un obbligo di legge. Questa è la prima pietra che mettiamo sul tema. Ci siamo infatti domandati quanto avremmo potuto essere più sostenibili di adesso e lavoriamo da oltre un anno all’analisi di sostenibilità da cui è emerso il bilancio che credo presenteremo ogni anno".
Ma che cos’è per un’azienda come Polli un bilancio di sostenibilità?
"È una fotografia dello stato attuale che quantifica il nostro impatto non solo a livello ambientale ma anche a livello economico di governance. Se da un lato rendicontiamo la nostra visione sulla sostenibilità, dall’altro progettiamo anche tutto ciò che possiamo mettere in atto in futuro per minimizzare l’impatto sul territorio. È un documento anche gradevole da leggere".
Come si concilia la responsabilità sociale con il profitto?
"Non sono attività che si possono implementare dalla sera alla mattina con effetto immediato di sostenibilità. Anche le famiglie devono avere consapevolezza di quale sia il proprio impatto e come migliorarlo. A quel punto si può compensare in altri modi. Per fare un esempio sulla sostenibilità sociale abbiamo messo in piedi progetti a compensazione, che vanno dalla piantumazione di 150 alberi nel Fossetto al parco giochi verde per bambini e famiglie. Ognuno deve fare la propria parte. Noi tra le altre cose potremo implementare il parco auto con l’elettrico, ad esempio, ma anche le famiglie dovranno calcolare quante emissioni di Co2 producono e regolarsi di conseguenza e mi auguro che ci siano leggi che vadano in questa direzione".
L’obiettivo dell’impatto zero è verosimile?
"Sì, ci si può arrivare con una serie di azioni complesse, impianti fotovoltaici, piantare alberi, seconda vita ai rifiuti. Il climatologo Luca Mercalli che sarà nostro ospite sostiene che non c’è più tempo. Sarebbe una buona cosa rendere obbligatorio, ad esempio, anche un questionario per le famiglie per renderle consapevoli e calcolare il loro impatto sull’ambiente. Io sento una grande responsabilità da parte del nostro gruppo".
Quanto incide la volontà di essere sostenibili sull’organizzazione aziendale?
"Incide abbastanza perché i progetti sono importanti e vanno seguiti. Non bastano le idee, bisogna implementarli".
Arianna Fisicaro