Pescia, il Comune riprende la gestione dei parcheggi

"Non valutiamo l'operato della Pepar, ma gli atti di quella delibera sono illegittimi"

Una utente al parcometro (foto di repertorio)

Una utente al parcometro (foto di repertorio)

Pescia, 3 aprile 2019 - "La giunta comunale, all’unanimità, ha emesso la delibera 81 del 2 aprile, che considero storica". Inizia così l’incontro con il sindaco Oreste Giurlani, in cui presenta l’avvio del procedimento per annullare tutti gli atti relativi al project financing sui parcheggi cittadini, in particolare quelli della zona ospedaliera.

"In seguito alla valutazione operata dallo studio legale Carrozza sugli atti dal 2005 a oggi - spiega – abbiamo deciso di dare corso a quanto indicato dai legali, seguendo le linee che ci sono state dettate dal segretario comunale Giuseppe Aronica e dai dirigenti dei servizi comunali, in particolare Antonella Bugliani e Alessandra Galligani. Per questo annulliamo, in autotutela, tutti gli atti emessi dagli uffici comunali, che riteniamo illegittimi. La delibera sarà notificata a tutti gli interessati, fra gli altri l’azienda PePar e la banca che ha concesso il mutuo, per dare il via alla procedura per recuperare i parcheggi, in particolare quelli in zona ospedaliera".

L’atto sarà trasmesso anche alla Procura della Corte dei Conti e alla Procura della Repubblica. "Questa delibera è storica - prosegue il primo cittadino – e dimostra che quando questa amministrazione dice che farà una cosa, la farà. Sia chiaro: noi non valutiamo l’operato della PePar. Noi affermiamo che gli atti fatti dal Comune di Pescia sono illegittimi. È una valutazione politica. C’è stato, su questa vicenda, un rimbalzo di responsabilità. Nella relazione dello studio Carrozza, firmata anche dall’esperta in project financing Angela Nobile, è spiegato chiaramente che c’è una responsabilità politica da parte di chi ha governato la città, prima nella giunta Abenante, poi in quella Marchi".

L’avvocato Paolo Carrozza si era già occupato di questo project financing durante il commissariamento, quando lavorò per la riapertura di via Boboli. "L’analisi fatta dai legali- conclude Giurlani –porta non a una revoca dell’affidamento, ma a monte. Non si parla della PePar, si parla di atti fatti dal Comune. Quindi, di annullamento degli atti". Nella delibera si legge che sono due le motivazioni che portano alla decisione: una di ordine economico e una in termini giuridici.