"Manager da Salsomaggiore? Meglio Fiori"

Stefano Pucci critica le pressioni di Apam per la scelta del nuovo direttore delle Terme. "Piuttosto pensiamo a un grande evento".

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La situazione delle Terme, nonostante annunci, assemblee e progetti, resta molto complessa e drammatica. Una delle analisi più critiche e lucide sul momento che sta attraversando l’azienda è stata fatta sul gruppo Facebook Terme Cittadini di buonsenso dall’albergatore Stefano Pucci, titolare del Grand Hotel & La Pace. Da lui arriva anche un’analisi piena di dubbi in merito alla sollecitazione avanzata da Apam-Federalberghi affinché il manager Lino Gilioli o una figura assai simile diventi il nuovo direttore delle Terme.

"Mentre a Roma si discute – scrive l’imprenditore, citando le Storie di Tito Livio – Sagunto brucia. Mentre la situazione del turismo in città si fa sempre più drammatica, si parla di un possibile manager termale. Ancora una volta si sbagliano le priorità e purtroppo le associazioni di categoria hanno responsabilità importantissime. L’ingenuità, spero sia ingenuità, di alcune persone mi lascia davvero perplesso. Nella situazione attuale, più che un manager servirebbe un supereroe. Si parla di progetti a 5-10 anni, che più o meno ricalcano vecchi schemi. Si propongono manager legati alla politica che hanno operato per anni a Salsomaggiore o altri senza alcuna esperienza termale. Se volete un manager termale non dovete perdere altro tempo: in città abbiamo Giovanni Fiori che questo ruolo ha già ricoperto qualche anno fa. Ha un curriculum oggettivamente imparagonabile agli altri candidati in pectore e probabilmente svolgerebbe questo ruolo gratis, essendo molto legato alla città. E pensiamo sin da adesso a un grande evento prima possibile, per salvare il salvabile di quest’anno disgraziato".

Pucci esprime forti perplessità sulla posizione di Apam-Federalberghi, che auspica l’arrivo di Sergio Gilioli, presidente delle Terme di Romagna, come direttore a Montecatini. "Se la Regione e il Comune – chiede l’albergatore – dovessero decidere e assumere un manager termale e conseguentemente pagarlo, perché non possono decidere in piena autonomia? Capisco che si tratti di un suggerimento, ma mi sembra che venga fatto in maniera troppo “ossessiva”. Quali conoscenze ha Apam-Federalberghi o il suo presidente per insistere così pesantemente su questo specifico nominativo? Personalmente, pur non conoscendolo, il curriculum professionale e personale di Gilioli non sembra così esaltante da giustificare una simile sponsorizzazione".

Da.B.