Le vecchie serre comunali diventano un polo didattico-ambientale destinato ai ragazzi e agli adulti per conoscere meglio la natura. Il progetto ideato dalla Lega internazionale vigilanza tutela ambientale e animale (Liv), che vede la collaborazione del Canile Hermada e Legambiente, è stato avviato in collaborazione con la precedente amministrazione. L’allora consigliere Rubina Baldecchi ha seguito l’iter. Con il cambio di giunta, la conclusione del procedimento che ha portato alla concessione dell’immobile per cinque anni è stata curata dal vicesindaco Beatrice Chelli e dall’assessore ai lavori pubblici Luca Bini.
Maria Giulia Fiore, presidente della Liv, e Luca Bernardini, vicedirettore del canile Hermada, presentano in modo dettagliato il progetto educativo. "Il Comune – spiegano – ha concesso in comodato d’uso gratuito alla Liv per cinque anni le vecchie serre di via Sant’Antonio. La ristrutturazione dell’immobile avverrà per step. L’attività che sarà portata avanti insieme al canile Hermada e a Legambiente punta, oltre a coinvolgere il mondo scolastico, dagli istituti primari alle superiori, ad arginare la dispersione degli studenti e a fornire strumenti di educazione per gli adulti".
"Saranno realizzati un laboratorio di zoo antropologia, delle serre de didattiche e un centro di raccolta di avifauna – proseguono –. Quest’ultimo, in collaborazione con l’Asl, fornirà Assistenza agli uccelli feriti e ai pulcini caduti dagli alberi. La Liv può fare affidamento su circa 60 volontari, mentre il canile Hermada su 65".
La zooantropologia è la disciplina che studia la relazione uomo-animale. Il laboratorio che sarà realizzato alle vecchie punta a migliorare l’approccio con l’animale e l’integrazione di queste creature nell’ambito sociale e familiare, oltre che a utilizzare la relazione con l’animale per ottenere effetti positivi sull’uomo. Vedere come in natura vengono affrontati e risolti problemi classici del nutrirsi, costruirsi un riparo, nascondersi, superare gli imprevisti, risolvere un problema nuovo, è importante perché arricchisce la mente di nuove soluzioni. Guardare gli animali è utile anche per capire di più di noi stessi, per interpretare meglio i fenomeni naturali, per arricchire la fantasia, per immaginare nuovi modi di vivere. Il compito primario del centro di recupero di avifauna è di curare uccelli feriti e indifesi per poi reintrodurli in natura.
Daniele Bernardini