Il rebus della vasca. Il Centro Nuoto scrive al Comune: "È stata censita?"

La cooperativa ha inviato una serie di domande all’amministrazione. Anche la minoranza chiede chiarezza nell’assise cittadina.

Il rebus della vasca. Il Centro Nuoto scrive al Comune: "È stata censita?"

Il rebus della vasca. Il Centro Nuoto scrive al Comune: "È stata censita?"

"La vasca fitness da noi realizzata nell’ambito dei lavori previsti a carico della gestione della piscina comunale, per un investimento di circa due milioni, è stata inserita o no nel patrimonio del Comune?". Prosegue senza sosta lo scontro tra il Centro Nuoto Montecatini e l’amministrazione, dopo l’avvio di otto procedure di mediazione avviate dalla cooperativa, da cui sono già scaturite tre cause per 110mila euro.

Tra poco scadranno i termini relativi a cinque negoziazioni e il Centro Nuoto è pronto ad attivare altrettante cause per 250mila euro. Questa volta la cooperativa, attraverso i social, ha scelto di rivolgere pubblicamente una serie di domande al Comune, partendo da una questione allegata alla piscina fitness. Il Centro Nuoto ha postato una serie di documenti relativi alla certificazione di agibilità e collaudo parziale trasmessi al Comune tra il 2011 e il 2012. "Dopo 11 anni e plurime comunicazioni all’ente – dichiara la cooperativa – anche con posta elettronica certificata, in parte rimaste prive di riscontro, domandiamo: la piscina fitness, oggetto del bando di gara, è mai stata acquisita a patrimonio dell’ente o semplicemente accatastata ? Esiste? Esiste un obbligo specifico da parte dell’ente entro il quale doveva essere effettuato il collaudo, contrattualmente parlando? Perché l’ingegnere progettista dei pannelli fotovoltaici realizzati a settembre 2023 per conto del Comune (non attivati) dopo più di un anno dall’approvazione del progetto esecutivo definitivo, con fondi Pnrr, ci richiede la documentazione specifica della copertura?".

"Il Comune ha o non ha la documentazione di natura tecnica che numerose volte abbiamo consegnato? Esiste ed è patrimonio del Comune quest’immobile o non esiste?" Il Centro Nuoto vuole sapere se "l’immobile in questione non è a patrimonio dell’ ente, quando la cooperativa contesta la Tari, come viene risposto? Si comprende il valore immobiliare di tale struttura ampiamente descritto nello stato avanzamento lavori depositato da oltre 10 anni? Abbiamo comunicato all’ente anche molto di recente che non ci saremmo assunti alcuna responsabilità in caso di furto o altro per tali pannelli. Quale assicurazione risarcirebbe un bene installato su di un immobile inesistente e se esiste perché non risponderci sul punto? Di quali lavori parlano le delibere 16 e 319, rispettivamente del 27 gennaio 2014 e 22 dicembre 2014 ? Nel giudizio civile trattenuto in decisione alla fine di settembre pendente tra il Centro Nuoto e il Comune sono stati definiti i lavori per cui si richiede il ristoro? Cosa sostiene l’ente? Ha espresso pareri l’avvocatura su tale problematica ? Ha risposto l’ente alle richieste di negoziazioni assistite inviate dalla scrivente tramite il proprio legale per tutta una serie di altri fatti? L’ente ha formulato una o più proposte al nostro Legale anche recentemente? Nel caso, sono state vincolate alla riservatezza? Può un ente pubblico operare con vincolo di riservatezza su questioni di carattere pubblico?".

Il Comune, interpellato sulle domande del Centro Nuoto, ha scelto di non rilasciare dichiarazioni in merito, preferendo esprimersi nelle sedi opportune. Ieri, il consigliere di minoranza Helga Bracali (Azione, foto in basso) ha presentato un’interrogazione a risposta scritta sulle dichiarazioni della cooperativa all’amministrazione, sottoscritta anche da Edoardo Fanucci e Gianna Rastelli (Iv) e Siliana Biagini (Pd), anche per non incorrere in mancanze legate alla culpa in vigilando, non svolgendo la funzione di controllo di competenza dell’opposizione.

Daniele Bernardini