Consorzio in campo contro la siccità Il piano dell’ente per l’emergenza Dodici progetti per oltre 23 milioni

Lavori di recupero sul sistema delle Gore. Nel Padule interventi nelle Riserve "Righetti" e "Morette"

Consorzio in campo contro la siccità  Il piano dell’ente per l’emergenza  Dodici progetti per oltre 23 milioni

Consorzio in campo contro la siccità Il piano dell’ente per l’emergenza Dodici progetti per oltre 23 milioni

Anche il Consorzio di Bonifica 4 Basso Valdarno in prima linea per contrastare la siccità, attraverso una lunga serie di progetti articolati in due differenti filoni: il primo riguarda gli interventi irrigui che dovrebbero essere finanziati dallo Stato tramite Regione Toscana (che copre anche la progettazione con il fondo di rotazione); il secondo è rivolto alla conservazione di aree umide. In questo secondo caso, verrà verificata la possibilità di un finanziamento con fondi Fesr. Una menzione a parte va alla presentazione, insieme ai Comuni dell’Alta Valdera, di alcuni ulteriori progetti, sempre nell’ambito del programma Fesr per le aree interne (coesione territoriale e sviluppo locale integrato, obiettivo specifico OS 5.2) di cui è capofila il Comune di Volterra. "Se un tempo l’impegno del nostro Consorzio di Bonifica si concentrava prevalentemente nel difendere i territori dal rischio idraulico (ovvero dall’acqua in eccesso) – spiega il presidente del Consorzio di Bonifica 4 Basso Valdarno, Maurizio Ventavoli (foto) – oggi lavoriamo contemporaneamente su più fronti: messa in sicurezza da piene e allagamenti, tutela degli ecosistemi, lotta alla siccità, accumulo e conservazione nel tempo della risorsa idrica, cercando di abbinare più utilizzi, dall’irriguo all’antincendio". Partendo dai progetti irrigui, particolarmente importante è quello per l’utilizzo del Fosso del Mulino a scopo multiplo: irriguo, mini elettrico e ambientale. L’intervento è previsto a San Giuliano Terme in via del Palazzetto e sulla SS del Brennero. Prevede alcuni lavori che consentiranno l’uso dell’acqua dal canale irriguo esistente (a sua volta derivante dal fiume Serchio) con una portata di un metro cubo al secondo, per un investimento di 3 milioni di euro. L’intervento permetterà di sfruttare il flusso di acqua anche a fini idroelettrici. Sul sistema delle Gore, a Pescia sono previsti interventi di recupero funzionale di un sistema di captazione e distribuzione di acqua a uso irriguo nella porzione di territorio tra Collodi e la ferrovia Lucca-Pistoia, in modo da raggiungere una portata minima di 32 litri al secondo e per un costo di 3,4 milioni di euro. A Volterra sul Lago Pavone-Cavalcanti, è prevista la realizzazione di un impianto di adduzione e distribuzione a servizio dei due invasi esistenti per un importo di 2,5 milioni di euro. Altri due lavori sono stati progettati a Collesalvetti lungo il Fosso dell’Acqua Salza e il Rio Tanna (per 3,5 milioni di euro a testa) per la creazione di due bacini con sbarramento in terra (capacità totale 270 mila mc di acqua). Sul fronte del contrasto alla siccità in campo ambientale, sono previsti interventi nel Padule di Fucecchio nelle riserve naturali di proprietà pubblica "Righetti" e "Morette" e sull’invaso del "Coccio". Nel Comune di Volterra si intende realizzare un’area umida in località il Palagione con funzioni anche di laminazione. Di notevole importanza sarebbe il proseguo degli interventi attuati di recente con il PIT (Progetto Integrato Territoriale "Pianura Pisana: dalla fascia pedemontana al mare", finanziato dalla Regione), nella tenuta di San Rossore per la realizzazione diregimazione idraulica dei canali a nord di fiume Morto Vecchio (zona Torre Riccardi), la chiusura della cateratta esistente di collegata a fiume Serchio e la sistemazione del reticolo di scolo con recapito in fiume Morto Vecchio (100mila euro). Da verificare la possibilità di un finanziamento in ambito del FERS. Passando ai progetti relativi al consolidamento dei versanti e dei torrenti, ecco la regimazione idraulica dell’affluente destro del Rio della Tana a Calci con la realizzazione di briglie (costo 200mila euro) con l’obiettivo di mettere in sicurezza la parte alta dell’abitato della Gabella. Sempre a Calci (e a Vicopisano) è prevista la sistemazione delle briglie nei bacini montani per una spesa di 150mila euro. A Montaione, Volterra e Montecatini Valdicecina, ecco la sistemazione delle briglie dei bacini della Val d’Egola e della Val d’Era, in particolare nei tratti montani, per una spesa di 500mila euro. A Villa Basilica, Pescia, San Marcello Piteglio e Marliana sono stati progettati interventi di risanamento di opere di bonifica montana, come briglie in pietra e legname o protezioni al piede di versanti, lungo i corsi d’acqua nei bacini collinari e montani del Fiume Pescia di Pescia e del Torrente Pescia di Collodi (spesa 500mila euro). I lavori di consolidamento e stabilizzazione del botro della Fonte a valle di via del Popolo a Palaia permetterebbero la stabilizzazione dell’alveo del rio della Fonte con briglie e salti di fondo (350mila euro).