Pescia, 26 giugno 2019 - C'è chi, come il ministro Toninelli, voleva che il ponte da ricostruire diventasse un luogo di svago per le famiglie e chi, come il sindaco di Pescia Oreste Giurlani, vuole che la città si mobiliti in feste e iniziative locali per aiutare le aziende della zona colpite dalla chiusura del ponte degli Alberghi.
E' questo uno dei punti che il primo cittadino ha trattato ieri durante l'assemblea pubblica che si è tenuta al bar Lo Sfizio, ubicato proprio subito prima della struttura pericolante, insieme al presidente della provincia Luca Marmo e al sindaco di Uzzano Riccardo Franchi. «Abbiamo provveduto con i nostri uffici – ha detto Giurlani – a elaborare un tracciato della zona rossa delle aziende colpite dalla chiusura del ponte. Sono circa un centinaio solo per Pescia, senza considerare quelle di Uzzano. Giovedì mattina mi vedrò con il direttore dell'agenzia delle entrate per capire quali misure fiscali possiamo mettere in campo, per sostenere questi imprenditori e i loro lavoratori. Intanto nei prossimi giorni saranno fatti incontri con le varie associazioni per organizzare nella zona un'estate con tanti eventi a sostegno della comunità. Vogliamo portare più gente possibile agli Alberghi e sono felice che ancora una volta la città di Pescia ha già reagito positivamente con tante adesioni. Il comune investirà anche in questo».
Intanto sul lato della burocrazia Comune e Provincia lavorano in tandem, anche nei confronti della Regione, mentre Giurlani richiede l'intervento di un rappresentante del governo nazionale a Pescia per verificare di persona il disagio subito. «Ho scritto alla prefettura, al governatore Rossi e al ministro Toninelli per richiedere lo stato d'emergenza, in modo da poter operare in massima priorità, contemporaneamente ho chiesto alla Regione Toscana l'istituzione di un tavolo di crisi e avremo un incontro il 4 luglio. A stretto giro, presumibilmente l'8 luglio prossimo ci rivedremo in un'assemblea pubblica. Infine sia Pescia che Uzzano hanno chiesto alle aziende di compilare la scheda fornita per un censimento esatto delle problematiche rilevate con la chiusura del ponte». Intanto il presidente Marmo ha rassicurato ieri i presenti, soprattutto liberi professionisti, che i 300mila euro necessari per sistemare il ponte sono stati iscritti a bilancio. «Venerdì avremo il progetto definitivo – ha detto – e il lavori presumibilmente a agosto. Da quanto rilevato il ponte è a rischio collasso anche senza carico e oltre ai lavori di rinforzo e incamiciamento del pilone malmesso, interverremo per il consolidamento anche degli altri 4 pilastri».