FRANCESCO STORAI
Cronaca

Un atlante di Pinocchio: ecco come il mondo intero ha accolto Collodi

L’opera, a cura di Giovanni Capecchi, è stata presentata a Roma. Una collaborazione delle Fondazioni Caript, Uniser e Collodi per Treccani

La presentazione a Roma: PierFrancesco Bernacchi, Lorenzo Zogheri, Massimo Bray, Giovanni Capecchi, ed Ezio Menchi

La presentazione a Roma: PierFrancesco Bernacchi, Lorenzo Zogheri, Massimo Bray, Giovanni Capecchi, ed Ezio Menchi

Montecatini (Pistoia), 28 maggio 2024 – Una storia immortale, che nei suoi 140 anni ha superato le barriere geografiche, politiche e generazionali di tutto il mondo. Il burattino più famoso del globo, Pinocchio, da oggi ha un suo atlante ufficiale. Un’opera che indaga il solco che la storia scritta da Carlo Lorenzini ha lasciato nelle culture mondiali attraverso 192 traduzioni in lingua e dialetti da parte di quasi 700 autori. Si chiama "Atlante di Pinocchio": un libro, edito da Treccani, ideato e progettato da Giovanni Capecchi, promosso da Fondazione Caript, Fondazione Uniser di Pistoia, Fondazione Nazionale Carlo Collodi, l’Università per Stranieri di Perugia e sostenuto dal Ministero per gli Affari Esteri e la Cooperazione Internazionale.

“É un libro che parte dall’Europa – sottolinea Giovanni Capecchi, direttore scientifico dell’opera – e che finisce per toccare ogni angolo e cultura del mondo. É stata un’opera complessa da coordinare ed è un enorme piacere vederla oggi realizzata, dopo tanto lavoro. Un progetto profondamente interculturale, che tratta culture lontanissime e traduzioni non solo in lingua ma anche in dialetto. I tre anni necessari per questa ricerca sono stati caratterizzati dal desiderio di arrivare ovunque la storia di Pinocchio è stata tradotta. Una vera e propria impresa, svolta con passione, di cui siamo molto fieri". "Carlo Lorenzini – sottolinea Lorenzo Zogheri, presidente di Fondazione Caript – è profondamente legato al nostro territorio ed è questa la motivazione per cui Fondazione Caript e Fondazione Uniser hanno sostenuto la realizzazione di un Atlante come questo. Può capitare di dare Collodi e Pinocchio scontati all’interno della nostra cultura, perché siamo Toscani e ci siamo cresciuti. La realtà è che ci troviamo, sul nostro territorio un’eccellenza letteraria senza tempo". "L’Opera di Carlo Collodi – precisa Pier Francesco Bernacchi, presidente dell’omonima Fondazione Nazionale – potrà pur avere più di un secolo a livello anagrafico, ma è attualissima. L’Atlante che presentiamo oggi non fa altro che confermare la straordinaria contemporaneità di questa storia".

Il libro è stato presentato ufficialmente a Roma, nella sede Treccani. "Questo volume – precisa Massimo Bray, direttore generale della Treccani – è un doppio viaggio: da una parte c’è l’opera originaria, ‘Le avventure di Pinocchio’ con il loro percorso diretto verso il mondo attraverso svariate traduzioni. E poi c’è l’altro viaggio, quello del mondo che ritorna indietro, perché segue le influenze e le modifiche che le singole culture mondiali hanno segnato sull’opera originale. Questo Atlante è un’opera che mancava, un volume a servizio di un’opera di assoluto livello nella letteratura italiana, capace di superare i confini del nostro Paese per diventare patrimonio universale".