’Amici di Medicina’, la denuncia: "Abuso di potere del Comune. Ci ha negato il suolo pubblico"

L’associazione: "Il problema è il nostro ricorso al Tar. Ci è impedito di svolgere la nostra attività"

’Amici di Medicina’, la denuncia: "Abuso di potere del Comune. Ci ha negato il suolo pubblico"

’Amici di Medicina’, la denuncia: "Abuso di potere del Comune. Ci ha negato il suolo pubblico"

È ancora polemica fra l’associazione Amici di Medicina e l’amministrazione comunale. Il comitato direttivo del circolo denuncia quella che definisce "ennesima azione di abuso di potere" da parte del Comune, che già aveva fatto cambiare le serrature della sede sociale per impedirne l’utilizzo: "Oggi – segnala Sergio Campioni, il presidente – ci ha negato la concessione del suolo pubblico per l’iniziativa culturale Incontri Medicina 2024, che in febbraio, marzo e aprile ha coinvolto politici e artigiani dei vecchi mestieri e ha garantito tutte le domeniche un punto di aggregazione al paese, per scambiare due parole, prendere un caffè e seguire le iniziative degli ospiti". Una attività "preziosa per un paese di 70 anime che, dopo la chiusura forzata da parte del comune del circolo, non ha più punti di ritrovo".

A provocare l’ira dell’amministrazione comunale, secondo il circolo, il ricorso presentato al Tar per il bando per l’assegnazione degli spazi. "Fare ricorsp – commenta Campioni – è azione legittima, consentita dalla Costituzione italiana. Evidentemente non ci si aspettava che una piccola associazione come la nostra avesse il coraggio e la forza di far rispettare i suoi diritti. Preso atto che non avrebbero potuto perseguire i loro obiettivi amministrativi, hanno usato e usano il loro potere in modo coercitivo. Prima, di prepotenza, hanno chiuso il circolo, costringendoci a non poterlo gestire nemmeno nel periodo che occorre al Tar per esprimersi; poi, visto che ci eravamo organizzati con un gazebo e le autorizzazioni, e in piazza riuscivamo a dare, almeno la domenica, un punto di ritrovo, ristoro e crescita culturale, nonostante ci avessero già dato il suolo pubblico nei mesi precedenti, ce lo hanno negato per i mesi di maggio, giugno e luglio, spiegando che non ce lo avrebbero più concesso fino a che non fosse risolto l’iter giudiziario. Strano: l’iter è iniziato in ottobre, e in febbraio ce lo hanno concesso per tre mesi. Alla nostra associazione è impedito di svolgere l’attività statutaria sul territorio comunale. Ci porta alla memoria situazioni storiche sofferte. Questa amministrazione ha cambiato il regolamento per affidare il suolo pubblico, arrogandosi il diritto di decidere a chi darlo, chi far pagare e chi no, secondo criteri non chiari: se ti comporti bene ti agevoliamo, altrimenti ti contrastiamo; non ci arrendiamo, contrasteremo questo ‘particolare’ uso degli organi democratici della pubblica amministrazione", conclude Campioni.

Emanuele Cutsodontis