Una Massese a stelle e strisce Preso un attaccante americano

Si chiama Peter Oswald Lovell, 30 anni, giocava in California. "Un’alternativa in più"

Una Massese a stelle e strisce  Preso un attaccante americano

Una Massese a stelle e strisce Preso un attaccante americano

La Massese ha tesserato Peter Oswald Lovell, 30 anni, un nuovo attaccante tutto da scoprire. Il giocatore è nato in argentina, dove ha fatto tutta la trafila giovanile, ma si è trasferito presto negli Stati Uniti. Possiede entrambi i passaporti, oltre a quello italiano, e parla ben quattro lingue (spagnolo, inglese, italiano e portoghese). Nella sua carriera da calciatore ha fatto un po’ il giramondo giocando anche in Europa. Il suo ultimo domicilio calcistico è stato in California, nel San Francisco Glens. E’ descritto come una prima punta di peso.

"Quando sono arrivato c’era la necessità, fra le altre cose, di completare l’attacco – ha spiegato il direttore generale Augusto Cantoni –. Dopo alcune settimane di scouting, visto che in Italia non si trovava nulla, ci siamo soffermati su questo calciatore che ci è stato proposto da un procuratore affidabile che conosco bene. Considerato che Andreotti oltre a una sinusite cronica ora ha anche una faringite che non gli consente di allenarsi regolarmente non potevamo permetterci di spremere troppo Buffa e Vignali. Adesso abbiamo un alternativa in più a disposizione". Lovell, fisicamente molto prestante e alto 188 centimetri, ha effettuato ieri il suo primo allenamento in bianconero e in questi giorni potrà essere valutato pienamente dallo staff tecnico. A testimonianza della voglia di giocare in Italia si è pagato da solo il volo aereo.

La settimana di lavoro non si è aperta nel migliore dei modi per il tecnico Della Bona che ha dovuto fare i conti con la defezione di Mattia Bonini, a casa con la febbre. La speranza è da qui a domenica di recuperare la preziosa quota classe 2004. Brutte notizie sono arrivate anche dal fronte Piccione. Al centrocampista non si è ancora riassorbito il versamento al polpaccio e la sua assenza rischia quindi di protrarsi più del previsto.

Gianluca Bondielli