
Un po’ per demerito proprio, un po’ per le straordinarie parate di Zaccagno (almeno quattro di buonissima fattura, più un rigore parato a Morosini a tempo scaduto), e la Carrarese si arrende in Sardegna alla Torres nello scontro al vertice del 4° turno di campionato, lasciando ai sardi il primato a punteggio pieno. E’ la prima sconfitta della squadra apuana. Una sconfitta su cui riflettere che però non ridimensiona la squadra di Dal Canto che, per quanto espresso, avrebbe meritato di più. Il match è stato vibrante e combattuto.
L’avvio dei marmiferi è convincente: la conclusione di Schiavi è precisa, ma Zaccagno non si fa sorprendere (18’). La Torres carbura nella parte centrale del primo tempo, ma si sbilancia troppo aprendo varchi per una Carrarese motivata, ma sprecona. Due occasioni alle ortiche: la prima al 26’, quando Panico prova un tiro-assist sul secondo palo che Simeri non riesce a raccogliere; la seconda al 36’, quando l’ex Imolese si ritrova tutto solo davanti a Zaccagno, ma lo colpisce al corpo con un tiro debole. È un errore che costerà caro. Nel finale di tempo si vede Scotto, il cui tiro da centrocampo non sorprende Bleve.
Quindi ancora un tentativo marmifero a inaugurareil secondo tempo: il sinistro di Schiavi sfila accanto al palo e fa urlare al gol. Dal possibile vantaggio apuano alla rete per la Torres, che non si fa pregare: al 14’, Ruocco entra in area e di destro infila il pallone nell’angolo più lontano. Con la Carrarese sotto di un gol, Dal Canto si affida a Zuelli, Belloni, Capello e, poco dopo, pure a Morosini, ma la Torres è spietata e chiude la partita, dopo aver sfiorato il 2-0 con Fischnaller (c’era stato, al 22’, pure un altro tentativo di Schiavi neutralizzato da Zaccagno). Al 28’ Imperiale va in tilt e stende Zecca in area: dal dischetto Scotto fa 2-0 e chiude di fatto la pratica anche se la Carrarese ci prova ancora. Ci pensa Zaccagno a meritare la palma di migliore in campo con altri due interventi su Panico (32’) e Capello (46’).
Non pago, il portiere cresciuto nel Torino para pure il rigore a Morosini, in pieno recupero e a vittoria ormai acquisita.
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