REDAZIONE MASSA CARRARA

Carrarese, la voglia di puntare sui giovani

Sono tanti i bravi giocatori nati in zona che hanno lasciato molto presto le natie Apuane, ignorati dal club di piazza Vittorio Veneto

Enrico Baldini, è apuano e azzurro l’uomo del momento in serie B. L’attaccante del Cittadella che nella semifinale di andata dei playoff con una tripletta ha di fatto estromesso il super Monza di Balotelli e Boateng non solo è originario di Massa, ma è anche cresciuto nella Carrarese. Baldini è un classe 1996 e fino ai 15 anni ha militato nel settore giovanile azzurro per poi passare prima allo Spezia e poi all’Inter e da lì proseguire tra serie C e B con le maglie di Pro Vercelli, Ascoli e Fano da dove il Cittadella lo ha prelevato lo scorso gennaio a parametro zero. E’ a un profilo come il suo che il presidente della Carrarese Fabio Oppicelli pensava ieri quando parlava di "un progetto a medio-lungo termine che punti sui giovani del territorio". D’altronde la nostra è da sempre una terra prolifica per quanto riguarda calciatori di ottimo livello, ma nessuno di loro poi passa dalle fila azzurre. Solo volendo restare ai tempi recenti dietro ai carraresi Gianluigi Buffon e Federico Bernardeschi o al massese Nicolò Zaniolo è lunga la lista di chi ha scalato la gerarchie del pallone lasciando molto presto le natie Apuane: ci sono i campioni d’Europa con la Under 21 Gianluca Sordo e Simone Del Nero (che nel 2004 riuscì a centrare anche il bronzo olimpico ad Atene), il massese Cristiano Zanetti e il carrarese Andrea Raggi che hanno vinto scudetti e calcato i campi di mezza Europa con maglie prestigiose e poi ancora gente come Daniele Ficagna o Andrea Coda, solo per citarne alcuni, che hanno calcato per tutta la carriera palcoscenici importanti. Ad accumunare questi profili è l’essere passati da settori giovanili lontani e non aver vestito la maglia azzurra se non in prestito (Raggi, ndr) oppure a fine carriera (Del Nero, ndr). Per trovare un giocatore importante formatosi tra gli azzurrini bisogna tornare indietro di quasi 30 anni e a quel Simone Vergassola che nell’estate 1996 passò alla Sampdoria, dopo di lui in pochi sono riusciti ad affermarsi come professionisti (Davide Bariti e Matteo Battistini gli ultimi della lista) e nessuno ha più spiccato il volo verso l’alto. Segno questo senza dubbio di un calcio che è cambiato, ma anche di una scarsa propensione della Carrarese a scommettere sui propri ragazzi: basti pensare che nell’ultima stagione sono stati appena 74 i minuti giocati dai due ex Primavera Edoardo Fantini e Davide Fortunati prima di essere mandati in prestito. Se dunque linea verde dovrà essere nel prossimo futuro ci sarà bisogno di un deciso cambio di paradigma dalle parti di piazza Vittorio Veneto.

c.lau