REDAZIONE MASSA CARRARA

Speciale elezioni Carrara: Nicola Marchetti candidato al consiglio comunale

Scende in campo con Progressisti per Andrea Vannucci. "Cantine sociali, Marmo etico e Architettura culturale per la città"

Nicola Marchetti

Carrara, primo giugno 2017 - La nuova scalata al Consiglio comunale ha un sapore diverso per Nicola Marchetti. «Un aspetto anche romantico» ammette timidamente, lui che timido non è davvero (basti vedere il manifesto anticipato proprio ieri sul web). «Si tratta della prima volta di un impegno che ho preso con mio padre». Si, perché Fausto, senatore e sindaco comunista di Carrara, il «politico-uomo» scomparso poco più di un mese fa, aveva disegnato una nuova stagione. «Dopo il referendum di dicembre sembrava rinato - dice Nicola Marchetti, già presidente della commissione Marmo e recordman dell'assise cittadina 2007-2012 - con la lucidità e lo spirito combattivo che conosciamo: contrastare i talebani della demagogia e lottare per i diritti». La fascia di capitano di Marchetti è quindi ben in vista nella lista dei Progressisti-Sinistra per Carrara e, come tutti i capitani, traccia la linea: «Carrara è un laboratorio politico unico - conferma Marchetti, 45 anni e una carriera da giornalista e brillante editore - nel quale le persone vogliono essere rispettate, non usate. Bisogna uscire dal corto circuito causato dal secondo mandato di Zubbani e animare lo spirito che ha sempre caratterizzato la città. Il settore sociale deve essere rivoluzionato, resettando le clientele. È obbligatoria una risposta intelligente alla crisi, la creazione di Cantine sociali nelle quali valorizzare territorio e senso di appartenenza. Il mondo del marmo necessita di una vision realistica: per questo ho proposto una carta etica. Solo chi rispetta i lavoratori, l'ambiente e contribuisce al benessere collettivo, si può sedere al tavolo con l'amministrazione. È necessaria un'architettura culturale che faccia battere i cuori, non manifestazioni imbarazzanti tipo il ballo delle debuttanti. Basta con gli spot e bluff. Ce lo chiede la nostra comunità ed è l'ultima chiamata per i costruttori di progresso». Il ragazzo che era entrato in Comune è diventato uomo.