Don Euro, ancora una condanna: la Corte d’appello ha deciso: 6 anni

Ma ora la parola passerà alla Corte di Cassazione: l’avvocato Gemma Montaruli presenterà ricorso

Don Euro, ancora una condanna. La Corte d’appello ha deciso: 6 anni

Don Euro, ancora una condanna. La Corte d’appello ha deciso: 6 anni

Massa Carrara, 16 giugno 2023 – Pena ridotta a 6 anni, contro i 7 e mezzo avuti in primo grado, al processo d'appello a Luca Morini, l'ex parroco di Massa, Avenza e Caniparola (Massa Carrara), soprannominato ‘don Euro’ dai suoi vecchi fedeli perché era solito chiedere somme di denaro per aiutare la chiesa e che invece avrebbe speso in cene, viaggi e costose spa, oltre che in festini hard.

Ieri la prima sezione della Corte di Appello di Genova ha sostanzialmente confermato la sentenza con cui il Tribunale di primo grado aveva condannato l’ex parroco di Massa,  a 7 anni e mezzo di reclusione (pena sospesa).

L’unica consolazione per l’ex sacerdote è uno “sconto“ di pena. La Corte di Appello l’ha condannato a 6 anni mentre in primo grado la condanna era stata a 7 anni e 6 mesi. I giudici liguri l’hanno ritenuto colpevole di estorsione ai danni dell’ex vescovo della diocesi di Massa, Carrara e Pontremoli, Giovanni Santucci.

Le accuse di sostituzione di persona sarebbero in gran parte cadute, soprattutto perché prescritte. Da notare che in primo grado venne assolto sia dalle accuse di autoriciclaggio che da quelle di cessione di droga.

E’ la fine della battaglia legale? No. L’avvocato Gemma Montaruli ha già annunciato il ricorso in Cassazione. Anche se intende prima leggere le motivazioni della sentenza, che saranno rese note tra 90 giorni.

«Devo leggere la motivazione ma ritengo ci sia almeno un vizio di forma – dice il legale – . C’erano difetti anche nella sentenza di primo grado. E Morini non ha fatto alcuna estorsione ai danni di Santucci».

L’allora vescovo Santucci, consacrato nel 1999 e giunto a Massa nel 2010, si dimise per “motivi di salute“ il 15 gennaio 2021. Dimissioni seguite dalla decisione del Papa di nominare amministratore apostolico monsignor Gianni Ambrosio. Nel 2018 Santucci era stato rinviato a giudizio nel processo e subito prosciolto, data l’impossibilità a procedere in mancanza di querela.

Lo stesso procuratore Aldo Giubilaro aveva comunque sempre detto che la sua posizione era marginale nell’inchiesta su Don Euro. Ma su Santucci erano piovute tante critiche per come aveva gestito la storia. Soprattutto perchè nel 2015, dopo aver espulso don Luca Morini dalla parrocchia di Caniparola e dalla canonica dove viveva, decise di comprare, con un mutuo da 200mila euro, una villetta a Marina di Massa per ospitarlo. Casa poi venduta per ripianare il debito.