NATALINO BENACCI
Cronaca

Zeri, un futuro da adottare E il passato torna a vivere

re progetti per recuperare le tradizioni della valle: abiti, telazio, ballli e musiche. Frate Cristiano, custode del’eremo di Adelano cerca offerte per sostenerli

di Natalino Benacci

Prima della macchina fotografica c’erano la memoria e la narrazione che hanno contribuito, nella staffetta dei discendenti, a tramandare usi e costumi di un territorio. Valori importanti per un crocevia montano antico come quello di Zeri dove il tempo ha lasciato tracce affascinanti e misteriose. Per una comunità, che nel corso degli anni ha fatto registrare un graduale spopolamento, è importante conservare l’identità culturale. Ha preso quest’impegno Fra Cristiano Venturi, custode dell’Eremo Francescano di Santa Maria Maddalena a Adelano di Zeri sostenuto dalla Pro Loco comunale, proponendo tre progetti sulla riscoperta delle tradizioni. "Per l’isolamento e l’asprezza di questo territorio – spiega il religioso – le valli di Zeri e i paesi, mantengono inalterate da secoli le caratteristiche di un ambiente contadino arcaico, dove oggi la vita e ancora a misura d’uomo. Pur essendo quella della montagna una cultura capace di conservazione, il rischio di perdere la memoria e le radici di questo territorio è reale".

Fra Cristiano ha quindi presentato tre progetti: la riscoperta del costume tradizionale zerasco, la salvaguardia del telaio, balli e musiche. Attraverso ricerche storiche e raccogliendo le ultime memorie degli anziani della valle di Adelano, ha potuto ricostruire la foggia degli abiti di cui si era persa memoria, ma in uso ancora a fine Ottocento. Contributi importanti sono arrivati dal catalogo del Museo Etnografico della Spezia che conserva numerosi manufatti reperiti all’inizio del secolo scorso dall’etnologo Giovanni Podenzana e un saggio dello storico pontremolese Manfredo Giuliani del 1917. Il telaio è quello di Maddalena Tognarelli (classe 1876), l’ultima tessitrice di Zeri che lavorò a Noce sino al 1952, conservato al Museo etnografico di Villafranca. Fra Cristiano ha rimesso in funzione nell’Eremo di Adelano un telaio che è tornato a produrre stoffe bùdanie e mezzalana. I balli e le musiche tradizionali delle vallate zerasche sono le danze della Piva, della Quadriglia e della Giga, un tempo molto diffuse, ma oggi nella memoria di pochi anziani. Fondamentale per recuperarli ricerca è stata la collaborazione della professoressa Maura Elisabetta Saluzzo. Ora c’è bisogno di tanti custodi della memoria per far decollare queste importanti iniziative.