MONICA LEONCINI
Cronaca

Zeri festeggia la sua lana Una risorsa per il territorio

L’associazione “Gomitolorosa“ ha organizzato una serie di eventi al pomeriggio. A recuperare la tradizione della filatura è stato il Consorzio dell’Agnello

di Monica Leoncini

ZERI

La lana zerasca è bella e versatile. Meglio conoscerla e fare anche la maglia assieme, gustando ottimi prodotti tipici. Oggi ci sarà ‘Il filo di lana zerasca: Giornata nazionale della lana’. La giornata della lana è stata istituita da Gomitolorosa, la principale associazione impegnata nel recupero e nella lavorazione delle lane autoctone, in collaborazione con Agenzia Lane d’Italia e Legambiente. La Cooperativa di Comunità "Valli di Ziri" ha deciso di celebrare la lana autoctona zerasca con un evento: appuntamento alle 15,30 al circolo Acli Don Adriano, alle 16 proiezione del documentario: "La Signora di Zeri", alle 16,30 merenda km 0 con alvada, salame e formaggio, offerta dalla Cooperativa di Comunità Valli di Ziri. Durante la giornata dimostrazione lavorazione al telaio, telaio per bambini che potranno provare a tessere, social knitting intorno alla stufa, mostra-mercato di manufatti artigianali in lana zerasca. Negli anni il Consorzio per la Tutela e la Salvaguardia dell’Agnello e della Pecora di Zeri prima, e la Cooperativa di Comunità "Valli di Ziri" poi, hanno portato avanti la lavorazione tradizionale della lana zerasca, una lana ordinaria simile alle altre varietà appenniniche ma ritenuta una risorsa per la piccola comunità locale. La filatura della mezzalana a Zeri è stata praticata fino al secolo scorso ma, a partire dal dopo guerra, è stata abbandonata e se ne è quasi persa memoria. A recuperare la tradizione è stato il Consorzio dell’agnello di Zeri che ha come obiettivo non solo la valorizzazione della carne, ma anche tutti i prodotti derivati e collegati, la cultura rurale.

C’è ancora l’intenzione di continuare a tenere in vita queste tradizioni con altri progetti di collaborazione, arricchendole di nuove conoscenze. L’evento, gratuito, consiste in un momento di aggregazione e di confronto per la comunità locale e non solo. Interessante il documentario "La Signora di Zeri" di Emilio Pallavicino, che illustra lo speciale rapporto che si instaura tra gli animali e Cinzia Angiolini, allevatrice e presidente del consorzio e della cooperativa. Nel corso della giornata saranno presenti varie aziende agricole quali "Spicchio di Lana" di Cristina Castellazzi e "I Tessuti di Antonella" di Antonella Rolla. Saranno a disposizione due telai, uno per bambini che potranno provare sotto la supervisione di due maestri locali dell’arte del telaio. Le signore del paese saranno intorno alla stufa a lavorare a maglia o all’uncinetto, chi vorrà potrà provare, imparare, chiedere o semplicemente portare i propri ferri e mettersi a lavorare lì al circolo. Lavorare le lane autoctone significa non solo fare un passo avanti verso la sostenibilità, ma può diventare uno strumento di cambiamento sociale. E poi lavorare a maglia in compagnia fa bene.