"Vogliamo Oss, non facchini". Sit-in in piazza

La protesta dell’Unione sindacale di base contro il demansionamento dei portantini ospedalieri nel nuovo contratto di appalto Estar

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Scatta la protesta in piazza del sindacato Usb per gli operatori socio sanitari declassati a ‘facchini’ con il nuovo contratto di appalto di Estar che riguarda anche il nostro territorio tramite l’azienda Usl Toscana Nord Ovest. Una vicenda denunciata già nei giorni scorsi da altre sigle ma che diventa manifestazione organizzata proprio grazie all’Unione sindacale di base che ha proposto un sit-in davanti al Comune di Massa domani, sabato, "in solidarietà con i lavoratori dei servizi di trasporto interni ospedalieri declassati da Oss a facchini, con il conseguente ‘declassamento’ di fatto del servizio sanitario di assistenza verso i malati o i non autosufficienti che dal primo marzo scorso non hanno più al loro fianco figure sanitarie adeguate per essere assistiti – scrive il sindacato –. Il nostro sarà un sit-in in difesa del sistema sanitario locale nel suo complesso, per sopperire alla mancanza di figure professionali adeguate nel servizio appaltato dei trasporti dei pazienti dovranno essere i reparti invianti a fornire adeguato supporto di figure professionali, un carico in più sulle spalle del personale dei reparti già ridotto all’osso dalla carenza cronica ormai di personale dovuta a decenni di tagli criminali alla sanità".

Una scelta che, secondo Usb, va a intaccare anche i salari dei dipendenti perché "il demansionamento prevede la decurtazione dello stipendio e la riduzione degli orari di lavoro visto il ridimensionamento dell’orario di copertura del servizio. Tutto questo è inaccettabile – incalza –. Come Usb abbiamo presentato un esposto agli organi di polizia giudiziaria poiché questa decisione avrà sicuramente delle ripercussioni sulla sicurezza dei malati ma anche degli operatori sanitari stessi che non avranno più al loro fianco nel duro ed essenziale lavoro per garantire la salute pubblica, collaboratori professionalmente preparati. Vogliamo Oss non facchini! I malati e le persone non autosufficienti non sono valigie".

La richiesta del sindacato è rivolta all’Asl affinché ritiri il contratto che riguarda i lavoratori del servizio dei trasporti interni dei pazienti "per tutelare la sicurezza dei malati e del personale sanitario operante negli ospedali. Alle istituzioni locali chiediamo unità e fermezza nel chiedere una immediata retromarcia su questo declassamento e impoverimento del servizio di assistenza sanitaria: dopo due anni di ‘retorica pandemica’ di ‘promesse commosse’ torniamo come se nulla fosse alla follia dei tagli al servizio sanitario, questo è oggi più che mai inaccettabile e intollerabile".