ALFREDO MARCHETTI
Cronaca

Visioni green per recuperare scarti e marmo

Donne under 40 alla guida della “Servizi industriali”: un impianto di ultima generazione in via Antica Massa che tratta materiali edili

di Alfredo Marchetti

Una sfida tutta green, tra scarti di marmo e polvere di demolizioni di case. Un’azienda tutta rosa, under 40, che guarda al mercato con grande determinazione. Perché si sa, per le donne niente è facile ma, molto spesso, hanno una marcia in più. E la ‘Servizi industriali’ di via Antica Massa vanta un vertice formato da tre socie che hanno saputo rendere ancora più appetibile e aperta sul mercato la loro azienda. L’anima dell’azienda è formata da Caterina Baldera, 36 anni, e dalle sorelle Elena e Erica Pucciarelli di 39 e 37 anni. Giovane linfa per un mercato poco conosciuto, ma che sta dando loro molte soddisfazioni. E se con loro ci sono altre tre impiegate, tutte donne, mentre gli unici uomini sono semplici collaboratori, la loro storia diventa davvero singolare visto che di solito il settore che hanno deciso di conquistare è molto maschile.

’Servizi Industriali’ è dotata di una moderna e funzionale piattaforma ecologica per la raccolta di rifiuti speciali, che costituisce un importante snodo nel ciclo dei rifiuti, perché consente di recuperare moltissime tipologie di materiali e di diminuire i quantitativi di scarti destinati alle discariche per lo smaltimento definito. Un’attività fondamentale nell’ambito di quella conversione ecologica che è diventata priorità generale. All’interno della vasta area di stoccaggio, grande oltre 11.000 metri quadrati, l’azienda può gestire agevolmente le diverse fasi di lavorazione dei rifiuti, una volta assolte le procedure di identificazione, pesatura e accettazione dei materiali raccolti, attraverso un apposito sistema informatico che segue tutte le partite di carico e scarico, per garantire la sicurezza e l’affidabilità di un servizio di qualità, e nel pieno rispetto dell’ambiente. E’ Caterina a raccontare questa esperienza imprenditoriale che condivide con le compagne.

Un’avventura iniziata nel 2019 quando è arrivata a lavorare in azienda. "Dopo diversi anni il padre di Elena ed Enrica aveva deciso di andare in pensione e chiesto alle figlie se volevano prendere in mano l’attività – spiega – . Ci siamo consultate e abbiamo deciso di fare questo passo perché eravamo sicure che ce l’avremmo fatta. Dopo tre anni possiamo dire che le cose stanno andando bene. Non ci lamentiamo per come stanno procedono gli affari. Abbiamo creato un circuito virtuoso in cui gli stessi imprenditori che portano gli inerti poi acquistano il materiale che viene prodotto da noi".

Una produzione mirata al recupero. "Essenzialmente riusciamo a trattare il materiale di scarto proveniente dall’estrazione del marmo o dalle costruzioni edilizie e lo trasformiamo, creando per esempio la ghiaia che serve per i vialetti. Principalmente operiamo con gli stessi attori che ci portano il materiale, ma possiamo lavorare con i privati, che possono venire ad acquistare i nostri prodotti. I materiali dismessi, trovano quindi nuova vita grazie al trattamento a cui li sottoponiamo". Un lavoro che mira a ridurre gli scarti. "Ci arrivano lastre di marmo rotte o anche ritagli di blocchi inutilizzabili, le trattiamo e le trasformiamo in ghiaia"

L’attività procede quindi come programmato malgrado la crisi.

"Nonostante la pandemia posso dire che stiamo andando bene. Questo anche grazie ai bonus che il Governo ha stanziato che ha dato la possibilità a molte aziende del settore esile di aprire cantieri e successivamente di portarci gli inerti. Quindi sì, possiamo dirci soddisfatte: siamo al lavoro dalle 6 della mattina fino a mezzogiorno e poi tutta la giornata, ma non ci pesa, amiamo fare il nostro lavoro".