Asilo lager per l'accusa, non per il Tribunale

Carrara, pareri discordanti: il gip non avrebbe ravvisato reati nel comportamento delle maestre

Carabinieri davanti a un asilo (foto di repertorio)

Carabinieri davanti a un asilo (foto di repertorio)

Carrara, 22 aprile 2018 – Un asilo lager per l’accusa, fatti di sommaria irrilevanza per il giudice che pare abbia respinto tutte le misure richieste dalla procura. Di fatto il gip di fronte all’inchiesta della dottoressa Alessandra Conforti pare abbia minimizzato intravedendo atti sicuramente autoritari e poco consoni ai nuovi metodi didattici sui bambini, ma del tutto estranei, così sarebbe stato stabilito dal tribunale, a qualsiasi forma di violenza, di aggressione e di maltrattamento sui minori. In sostanza il giudice per le indagini preliminari non avrebbe ravviasto alcun reato, semmai qualche comportamento poco consono a una scuola materna e all’educazione di bimbi in tenera età.

Idem per quanto riguarda il paree del personale che gravita intorno alla scuola che ha parlato di un’esagerazione nella denuncia, facendo capire che semmai si tratta di divergenze fra le insegnanti.

Di tutt’altro avviso la Via dei Colori, la onlus cui una maestra e una mamma si sono rivolte per denunciare l’accaduto che di fatto vede indagate 4 maestre della scuola materna di San Luca, M.A, 64 anni, S.S. 60, L.I. 67, B.G. 64. Tutte difese dall’avvocato Pietro Pietrini.

Le maestre sono indagate per maltrattamenti sui minori. La prima segnalazione, lo ricordiamo, parte nel 2014 con una denuncia di una maestra ai carabinieri per angherie delle quattro colleghe sui bambini indifesi. Il 13 marzo del 2017 parte la denuncia in Procura effettuata dalla onlus La via dei colori, assistita dall’avvocato Giulio Canobbio, il 13 marzo scorso lo stesso Canobbio fa richiesta di avocazione delle indagini e lo scorso 20 aprile il pm Alessandra Conforti notifica la conclusione delle indagini preliminari.

Soddisfatto il legale Canobbio, del foro di Genova, dirigente scientifico della onlus, il quale parla di «aver scoperchiato del marcio» in una scuola per l’infanzia. "Siamo soddisfatti – dice il legale – che per una volta l’avocazione non abbia portato all’archiviazione, ma anzi abbia scoperchiato questa vicenda. Abbiamo appena ricevuto l’avviso di Conclusione delle indagini preliminari, a firma del pm Alessandra Conforti, a dimostrazione che le nostre accuse sono più che fondate".

Il resto è un episodio che semina profondo sconforto fra le mamme e le insegnanti delle scuole dell’infanzia, un luogo protetto in cui i genitori devono sapere di poter lasciare sicuri i propri bambini.