REDAZIONE MASSA CARRARA

Variante Sogegross, la ‘disfatta’ No al commercio nell’ex Dalmine

La commissione urbanistica “boccia” la pratica per l’ingrosso nell’area industriale: tutti contrari. Oltre un anno fa il via libera all’iter dell’amministrazione: un ulteriore attacco al sindaco Persiani

Bocciatura totale per la variante Sogegross che vuole realizzare un capannone destinato al commercio all’ingrosso nel lotto di completamento ex Dalmine, area oggi destinata dal Regolamento urbanistico e dal Piano strutturale alla funzione industriale o artigianale. Un secco ‘no’ arrivato ieri in tarda serata dai consiglieri presenti alla seduta di commissione urbanistica. Uno strappo politico certo ancora una volta lanciato da Fratelli d’Italia e dalle forze di maggioranza che oggi stanno pungolando al fianco il sindaco Francesco Persiani a sostegno della candidatura alternativa di Marco Guidi.

La pratica, come ha rimarcato il presidente della commissione, Luca Guadagnucci, non dovrebbe arrivare in consiglio prima di metà gennaio. Si pensava quindi di portare la votazione a lunedì, senza fretta. Peraltro Guadagnucci aveva proposto di convocare nei prossimi giorni un rappresentante del Consorzio Zia, che ha già dato parere contrario alla proposta di variante urbanistica. Ma il consigliere di Fratelli d’Italia Massimo Evangelisti ha voluto forzare la mano per ottenere subito un parere sulla pratica urbanistica, senza entrare nel dettaglio delle motivazioni già ampiamente dibattute negli incontri precedenti. Tutti d’accordo. Nel frattempo avevano lasciato la commissione i consiglieri Filippo Frugoli, della Lega, e Uilian Berti. In riunione erano rimasti comunque sette commissari, sufficienti per il numero legale. Ed è stata una disfatta per la variante Sogegross. Tutti contrari: Luana Mencarelli, Sara Tognini, Massimo Evangelisti, Stefano Alberti, Dina Dell’Ertole, Lucia Bongiorni e Luca Guadagnucci.

Un disastro politico e tecnico. Un parere negativo che non ha valore operativo ma di fatto è il preludio a una sonora bocciatura in consiglio comunale quando la variante arriverà per l’adozione dopo il via libera di oltre un anno fa dell’amministrazione del sindaco Francesco Persiani. Ora bisogna capire quali saranno le intenzioni della società dopo un’eventuale bocciatura da parte del consiglio comunale. Antonio Mantero, referente di Sogegross, convocato durante una precedente commissione urbanistica aveva dichiarato di non essere intenzionato a cedere l’area e che l’intenzione della società è di portare a termine la pratica urbanistica ma a questo punto non si sa come visto che per gli uffici la variante è l’unica strada e già in precedenza avevano negato il permesso a costruire. Resta in piedi il ricorso straordinario al Presidente della Repubblica intentato da Power Marine per ottenere l’avvio di una procedura di esproprio da palazzo civico. Procedure complicate e tempi lunghissimi che rischiano di congelare per anni l’area ex Dalmine ‘incompleta’.

Francesco Scolaro