
Un’equipe per salvare le donne Nella breast unit di Chiara Iacconi la guerra al tumore alla mammella
di Cristina Lorenzi
Un intero piano del vecchio ospedale civico dedicato alla salvezza delle donne. Lì lavora un intero staff diretto e coordinato dalla dottoressa Chiara Iacconi, direttore della struttura di radiologia senologica di Massa Carrara dell’Asl Nord Ovest. Un curriculum di 19 pagine che racconta una formazione capillare e internazionale che fa della dottoressa Iacconi un’eccellenza della sanità toscana e non solo. Il suo impegno e la sua professionalità hanno fatto della Breast unit del vecchio Civico un centro di eccellenza per la lotta contro i tumori del seno. Lì ha creato un percorso di prevenzione secondo un modello che è stato esportato anche fuori dai confini apuani.
Lì nel 2022 sono state fatte 15773 mammografie, di cui 12627 mammografie in screening, per una fascia di età dai 45 ai 74 anni. 3146 mammografie erogate con Cup, secondo il percorso follow up, percorso prioritarie e percorso sorveglianza alto rischio. 5366 eco mammarie, 281 risonanze mammarie, 1032 biopsie ecoguidate, 180 biopsie stereotassiche, 33 biopsie Rm guidate, attività questa che viene svolta come centro di riferimento per tutta l’area vasta e con afferenze anche da Asl Toscana centro. Numeri da capogiro che rendono il centro del Civico il numero uno
"Rispetto al 2021 – ha spiegato Iacconi – si osserva un lieve incremento numerico dell’attività diagnostica legata al percorso cup. A questo report si aggiunge l’attività di consulenza e l’attività di supporto alla chirurgia senologica e all’oncologia necessarie alla corretta preparazione ai trattamenti e di collaborazione all’interno della breast unit. I carcinomi diagnosticati nel nostro centro nel 2022 sono stati 230 (di cui 24 in situ ). La casistica include anche pazienti non residenti nella provincia. L’attività del centro si è evoluta negli anni ed attualmente garantisce una presa in carico globale del paziente in tutto quello che è l’iter diagnostico. Questo configura attualmente il reparto di radiologia senologica della nostra provincia come un centro di riferimento attrattivo anche da fuori Asl per la completezza e complessità delle prestazioni erogate. Il nostro è un lavoro in rapida evoluzione: in questi 20 anni il ruolo del radiologo senologo è diventato più clinico in un ambito interdisciplinare. In tal senso – conclude la specialista – è stato fatto un importante investimento in formazione del personale che rimane per me elemento centrale della nostra attività. La sfida per il prossimo futuro è mantenersi aperti alle nuove tecnologie ma sempre in un’ottica clinica e di interdisciplinarità".