Una giornata di pace. Festa di fine ramadan: "Occasione di gioia. Vogliamo integrarci"

Aulla, le celebrazioni al centro sportivo di Quercia con il sindaco. Valettini: "La religione è soprattutto amore, rispetto e fratellanza".

Una giornata di pace. Festa di fine ramadan: "Occasione di gioia. Vogliamo integrarci"

Una giornata di pace. Festa di fine ramadan: "Occasione di gioia. Vogliamo integrarci"

Alcuni arrivano in bicicletta, un po’ trafelati, altri a piedi, con la famiglia e i bimbi per mano. Tutti con il proprio tappeto colorato e con abiti tradizionali. Giovedì era la festa dell’Eid Al-Fitr, che simboleggia la rottura del digiuno e la fine del Ramadan, un periodo sacro per il mondo islamico. Grande festa al centro sportivo di Quercia, per una giornata promossa dal centro islamico di Aulla, che ha accolto fedeli anche da Comano, Fivizzano, Villafranca, Tresana e Licciana Nardi. Il centro era davvero molto affollato e colorato, rumoroso e pieno di persone che desideravano festeggiare. L’appuntamento era fissato alle 8.30, proprio per dare inizio alla celebrazione.

Il Ramadan, iniziato domenica 10 marzo, è un periodo sacro per il mondo islamico, rappresenta un percorso di purificazione interiore per i fedeli, che dedicano anima e corpo ad Allah per un mese. Si tratta di uno dei cinque pilastri della religione islamica e il nono mese del calendario lunare. Durante il Ramadan, la giornata per i musulmani inizia presto, all’alba. Dopo la preghiera inizia il digiuno che prosegue fino a sera, quando la famiglia si riunisce per l’ultimo pasto della giornata, l’Iftar. Ma giovedì c’era solo voglia di pregare e stare assieme. E l’atmosfera di gioia era contagiosa. Uomini da una parte, donne dall’altra, uniti nella spiritualità. Il sindaco Roberto Valettini e i consiglieri Andrea Caponi e Alessandro Andellini erano presenti. "Sono molto felice di essere con voi - ha detto il primo cittadino - la nostra Repubblica riconosce a tutti il diritto di professare la propria fede religiosa liberamente. La religione è soprattutto amore, rispetto e fratellanza". Per cominciare un momento di preghiera guidato da Abdel Karim, membro dell’associazione, poi un discorso, utile per ricordare i precetti e le regole da seguire. "Ho ricordato che questo è un giorno di festa - e quindi dobbiamo essere allegri e condividere la gioia coi genitori, i vicini e i parenti. Ho anche ricordato i pilastri della nostra religione, soprattutto la preghiera e la carità".

E’ stato un momento di grande festa e divertimento: i musulmani hanno sfoggiato i loro abiti migliori e alcune ragazze si sono decorate viso e polsi con l’hennè. Alla fine un bel momento di condivisione: molti partecipanti hanno portato dolci o biscotti tradizionali e li hanno condivisi con gli altri. "Per noi - ha aggiunto - non è semplice ricordare e celebrare le feste, stando lontani dal nostro Paese. Ci riusciamo bene alla fine del Ramadan, quando ci ritroviamo. Ciascuno di noi ha la propria casa, ma cerchiamo di integrarci, portando anche i bambini, come insegnamento per il futuro. Abbiamo ringraziato Allah che ci ha aiutati a sostenere un mese di digiuno, ci impegniamo nei buoni comportamenti e nella preghiera per non abbandonare l’impegno profuso durante il Ramadan, ma rafforzare il rapporto con Allah".

Monica Leoncini