Un puzzle sulle Apuane. Raccolta fondi online per realizzare il sogno

Il progetto di Donatella Balloni a scopo educativo e di promozione turistica. Formelle e pezzi di varie dimensioni e in 3D per ricostruire i nostri monti.

Un puzzle sulle Apuane. Raccolta fondi online per realizzare il sogno

Un puzzle sulle Apuane. Raccolta fondi online per realizzare il sogno

Il sogno del puzzle tridimensionale dedicato alle Alpi Apuane sta per diventare realtà. Manca davvero poco e Donatella Balloni potrà realizzare un progetto su cui ormai lavora da almeno un paio di anni. L’abbiamo conosciuta a inizio del 2022, quando il progetto 3D Puzzle Apuan Alps stava muovendo i primi passi. Un’idea nata durante la pandemia, figlia di una professionista che, nonostante i tanti viaggi all’estero dove ha avuto una brillante carriera nel settore del design internazionale, ha sempre portato nel cuore le montagne che l’hanno vista bambina. Dal ritorno a casa, ad Antona, nel 2019 e dalla pandemia nasce il sogno: trasformare le Alpi Apuane in puzzle da migliaia di pezzi, in oggetti di design da mostrare nelle case, magari in souvenir e oggetti da collezione.

Da Antona, il paese dove è cresciuta ed è tornata a vivere, lancia l’ultima sfida: una raccolta fondi online per rendere realtà il sogno e una condivisione sui social per trovare sponsor, anche importanti, sensibili al progetto. La piattaforma è quella di www.gofundme.com dove ripercorre quelli che sono i dettagli di un "progetto educativo che aiuta a studiare e a rendere tutti più consapevoli del territorio in cui viviamo. Punto di partenza sono le Alpi Apuane che oggi più che mai hanno bisogno di essere protette e valorizzate ma il progetto è estendibile fino a creare un mappamondo di montagne 3D interattive, da qui il nome 3D Apuan Alps project".

Si tratta di un "puzzle tridimensionale in 3 scale differenti rappresentante il territorio apuano che comprende la costa ligure-tirrenica e le cime del comprensorio apuo-appenninico, con la sentieristica contrassegnata da tracciati solcati, da casettine rosse che indicano i bivacchi e i rifugi, da paletti azzurri che indicano i laghi, quelli marroni i paesini e grigi le cave, tutto stampato con una stampante 3D". Tutto sostenibile: "Il materiale è biodegradabile, ricavato dall’amido di mais (in studio ancora altre soluzioni materiche per avere minor impatto ambientale) mentre le confezioni sono in cartone riciclato. A supporto del puzzle tridimensionale c’è una mappa cartacea descrittiva, utile per il montaggio e la lettura del territorio".

Donatella racconta tutti i passaggi fatti, l’impegno anche economico che c’è dietro a questa creazione, dai contatti con i fornitori al prototipo, dal test allo sviluppo fino alla distribuzione degli espositori sia in negozi di zona che nei principali rifugi apuani. E in questi mesi l’interesse è cresciuto: "Trova molteplici applicazioni, a partire dal mondo dei privati, appassionati di montagna o collezionisti. Ma le potenzialità maggiori sono in campo didattico. Scuole e musei ad esempio, luoghi dove far interagire l’utente con ogni pezzo di puzzle per promuovere il territorio, educare al rispetto per l’ambiente, sensibilizzare i bambini e gli adulti sui temi che riguardano l’ecosistema. Tutto divertendosi".

Il progetto è stato testato nelle scuole e Balloni ha visto "quanto i bambini apprendessero con la tattilità tridimensionale. La possibilità di colorare i sentieri percorsi o dipingere i moduli arricchisce l’esperienza d’uso del prodotto, realizzando veri quadri didattici e artistici. Di grande impatto inclusivo, lo è stato per i non vedenti che hanno potuto riconoscere le vette e le valli di un territorio grazie ai volumi differenti dei pezzi stampati". Siamo quasi alla fine del percorso: "Manca veramente poco alla fase finale per poter avviare la produzione – conclude –. Bisogna terminare alcuni prototipi, realizzare uno shooting fotografico dei pezzi e completare l’e-commerce. Io sono arrivata fin qui con le mie forze".

Francesco Scolaro