Quarta e ultima serata (domani alle 21.15, ingresso libero) della nona edizione del "Festival Organistico Internazionale", il tradizionale appuntamento con l’organo Serafino Paoli del 1852, il più antico organo del comprensorio. Voluto dal parroco don Marino Navalesi, con la direzione artistica di Ferruccio Bartoletti, il festival è dedicato alla memoria di don Sergio Rosaia ed è organizzato con il patrocinio del Comune di Carrara e la collaborazione di Anspi (circolo Piergiorgio Frassati), ditta restauro organi storici "Samuele Maffucci" di Pistoia, Furrer Carrara, ditta Verdini Marmi, Banca di Credito Cooperativo Versilia, Lunigiana e Garfagnana.
La rassegna di quest’anno è chiusa da Isaia Ravelli (nella foto), dallo scorso gennaio organista titolare del santuario di Notre Dame di Lourdes. Il programma prevede musiche di Girolamo Frescobaldi (1583-1643), Johann Sebastian Bach (1685- 1750), Domenico Zipoli (1688- 1726), Georg Friedrich Haendel (1685-1759), Giovanni Morandi (1777-1856), Vincenzo Petrali (1830-1889), padre Davide da Bergamo (1791-1863). Milanese, giovanissimo (classe 1990), Ravelli è il primo laico italiano ad essere nominato organista titolare di Lourdes. Si laurea in Direzione di Coro e Composizione Corale al conservatorio Verdi di Milano, si diploma in Organo alla Accademia Internazionale di Musica Antica di Milano, e si laurea in Organo e Composizione Organistica al conservatorio Donizetti di Bergamo. E’ stato organista in Sant’Angelo in Milano, direttore artistico della associazione Musica Laudantes di Cesano Boscone, organista della basilica di San Giovanni in Busto Arsizio. Ha suonato in rassegne concertistiche in Italia e all’estero, è impegnato come compositore di canti per la liturgia e studia improvvisazione organistica.
Maurizio Munda