Uiltec, dieci anni di lotte. Dalla Sanac al tessile. Spine e gioie del lavoro

Il sindacato festeggia due lustri di vita e tiene vive le vertenze ancora irrisolte "La principale azienda è ferma al palo: presto un tavolo di discussione".

Uiltec, dieci anni di lotte. Dalla Sanac al tessile. Spine e gioie del lavoro

Uiltec, dieci anni di lotte. Dalla Sanac al tessile. Spine e gioie del lavoro

La Uiltec compie 10 anni di vita e fra le vertenze da tenere alte nella provincia apuana mette in prima fila tessile e Sanac: per il primo evidenzia le tante occasioni mancate mentre per il gruppo di cui fa parte lo stabilimento di Massa i sindacati torneranno a chiedere la riapertura del tavolo dopo tanti silenzi. Graziani ripercorre la nascita della Uiltec "nata dalla fusione fra le categorie Uilcem, ossia chimica ed energia, e Uilta che era per il tessile, oggi si trova a gestire 23 diversi contratti di settore e sul territorio apuano come su quello lucchese affronta battaglie impegnative: "Grazie all’impegno e alla passione dei rappresentanti e dei lavoratori siamo raddoppiati nel numero degli iscritti. Oggi raccogliamo una grande sfida che ci proietta verso il futuro in uscita dalla pandemia con rivoluzioni industriali anche in ambito tessile e manifatturiero che devono essere governate per non perdere occupazione e soprattutto professionalità".

Nella provincia in particolare ci sono due importanti realtà del tessile su cui opera la Uiltec, Pinturicchio a Carrara che fa capo al gruppo Cuccinelli e la Sartoria Carrara a Massa, con quest’ultima che dopo alcune fasi altalenanti sta riconquistando clienti e nuovi mercati. "La provincia apuana ha avuto e ha ancora grandi realtà del tessile che meriterebbero maggiore attenzione, dalle istituzioni locali così come regionali e nazionali. Un comparto di grandi professionalità a cui non è stato mai data la dovuta attenzione. Si parla di formazione solo per i tecnici dei colossi industriali ma queste aziende del tessile, che hanno lavoro e lo danno – prosegue Graziani -, hanno bisogno di nuova manodopera, di lavoratori formati nell’ambito tessile. Non ci sono scuole che preparino e formino professionalità di buon livello da inserire nel settore ed è un limite enorme. Qui potrebbero rinascere realtà grandi e importanti come lo era stata un tempo la D’Avenza, con importanti sbocchi occupazionali. Da tempo chiediamo un tavolo di confronto con le istituzioni per discutere di scuola e formazione nel tessile, per lanciare l’idea di un istituto specializzato, in un territorio dove c’è un’alta richiesta, ma nessuno ci risponde. Così come ci lascia l’amaro in bocca che qua in zona nessuno abbia voluto recepire le direttive europee sul riciclo del tessile che potrebbe innescare nuove filiere e occupazione".

Poi la Sanac: "Ancora oggi la vertenza è ferma senza soluzione di continuità sul tavolo del Ministero. Come Organizzazioni sindacali stiamo valutando l’apertura di un nuovo tavolo a breve per confrontarci sullo stato dell’arte e comprendere il futuro di una realtà per la quale ormai non si hanno neppure più notizie sulla gara per la vendita". Infine il tema dell’energia e dei servizi con acqua, luce e gas, dove il tema portante in Toscana è quello della Multiutility: "Ci lascia perplessi e sull’area di Massa Carrara e Lucca auspichiamo che con la scadenza del contratto Geal si arrivi al soggetto unico per chiudere in termini economici e territoriali il ciclo idrico".