’Trovarsi tra le stelle’. Il duo Antonello-Ghezzi riflette sulla distanza tra i social e la vita vera

Inaugura domani la mostra al MudaC con una suggestiva installazione "Disconnettiamoci dal mondo ipervituale, che ci chiude in una bolla".

’Trovarsi tra le stelle’. Il duo Antonello-Ghezzi riflette sulla distanza tra i social e la vita vera

’Trovarsi tra le stelle’. Il duo Antonello-Ghezzi riflette sulla distanza tra i social e la vita vera

Il mudaC apre le porte alla mostra ‘Trovarsi tra le stelle’ di Nadia Antonello e Paolo Ghezzi. L’inaugurazione domani alle 17 poi l’esposizione rimarrà fino al 2 giugno. L’installazione nasce da una riflessione sulla contemporaneità e, in particolare, sulla distanza sempre più profonda tra la realtà delle piattaforme virtuali e social e quella delle piazze in cui incontrarsi, stringersi la mano e abbracciarsi. "Siamo un tutt’uno con l’universo - dichiarano Antonello e Ghezzi - non siamo qui per impegnarci ad essere migliori, per noi e per la comunità, perché tutto ha a che fare con noi, anche le questioni più lontane".

Il duo artistico Antonello Ghezzi, che a Carrara ha già realizzato l’Albero cosmico in Piazza Duomo, torna in città. E lo fa per la terza volta in una città creativa Unesco - dopo Braga in Portogallo e Hamamatsu in Giappone- dimostrandosi testimone della creatività quale mezzo di rigenerazione urbana e della comunità. L’intervento fa parte di un percorso più ampio degli artisti focalizzato sulla leggerezza e sulla magia, capace di abbracciare l’infinitezza dell’universo e l’intimità delle relazioni umane. "Carrara è il posto ideale per evocare quella connessione cosmica che l’installazione degli Antonello Ghezzi - dice l’assessore alla cultura, Gea Dazzi -. Disconnetterci dal mondo iper virtuale, che ci isola e ci chiude in una bolla asfittica".

Spogliati del proprio telefono cellulare, primo ostacolo per vedere l’altro, i visitatori si troveranno in uno spazio lunare, costellato da dune di marmo, che ricorda da un lato le cave di Carrara, dall’altro un pianeta lontano dalla Terra dal quale è possibile vedersi alla giusta distanza. Un binocolo mostrerà da lontano due persone che sembrano guardarsi l’un l’altra. Tra di loro, una strana struttura composta da due periscopi collegati: uno sale dal basso, dalle profondità della terra; l’altro scende dall’alto, dall’infinitezza dell’universo. In un inedito gioco di sguardi e punti di vista, realizzato grazie ad alcune immagini concesse dall’osservatorio Europeo Australe e dalla Nasa, si potranno vedere la Terra ritratta da molto lontano e le stelle della Via Lattea, sempre capaci di farci emozionare. Alzando lo sguardo dal periscopio ci si riconoscerà, infine, negli occhi di un’altra persona. "Abbiamo anticipato alla città la mostra di Antonello Ghezzi con l’Albero cosmico - spiega la curatrice della mostra, Cinzia Compalati -. In quel caso e in questa occasione al mudaC, il duo ha messo in atto un utilizzo consapevole del marmo, attraverso una forma di economia circolare dell’arte".

Il mudaC è aperto al pubblico da martedì a domenica dalle 9 alle 12 e dalle 14 alle 17. Chiuso il lunedì, 31 marzo e 1 aprile, aperto 25 aprile e 1° maggio dalle 9 alle 12 e dalle 14 alle 17. Aperto il 2 giugno dalle 17 alle 21. Ingresso intero 5 euro e ridotto 3 euro.